Sfb e Capaccioli hanno ottenuto l’assoluzione di Plinio Pastorelli, ceo di Oro Italia Trading (Oit), primario banco metalli interamente controllato dalla ex Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, nell’ambito del filone bis del processo Argento Vivo bis.
Pastorelli è stato affiancato per Sfb da un team guidato da Luca Fanfani managing partner di Sfb e da Stefano Capaccioli, name partner di Capaccioli e counsel di Sfb.
L’indagine Argento Vivo, che ha portato nel febbraio 2015 all’arresto di Pastorelli, ha messo in luce una frode fiscale perpetrata da alcune aziende del settore orafo aretino attive nel commercio di metalli preziosi quali platino, argento e palladio. La vicenda giudiziaria si inserisce all’interno del processo principale in cui già erano cadute tutte le accuse a carico di Pastorelli relative ad una frode carosello plurimilionaria volta all’evasione dell’Iva. Lo scorso 19 dicembre il Tribunale Penale di Arezzo ha infatti assolto Pastorelli ritenendo che il fatto non sussiste. La condotta illecita, secondo quanto appurato dai giudici, è riconducibile alle società fornitrici delle verghe e rottami di argento su cui legittimamente - come sostenuto dalla difesa - veniva corrisposta l’Iva da parte di Oit.
Ricordiamo che è in fase di appello il maxiprocesso per il crac di Banca Etruria. Nel 2021, il processo di primo grado presso il Tribunale di Arezzo si era concluso con 22 assoluzioni su 23. Unico condannato è stato il finanziere trentino Alberto Rigotti, ex consigliere di amministrazione, per il reato di bancarotta. Ora la vicenda è nelle mani della corte d’appello: saranno riascoltati 11 testimoni con conseguente riapertura dell’istruttoria.