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Ip, quali effetti avranno il Tub e la sua nuova sede milanese?

L’impatto dell’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti divide le insegne legali

13-02-2024

Ip, quali effetti avranno il Tub e la sua nuova sede milanese?

 

di Claudia Ridolfo

 

Le novità legislative nel diritto della proprietà intellettuale e fattori tecnologici, economici e geopolitici influiranno sui volumi della consulenza in ambito Ip. Dal lato giuridico, la principale novità è stata l’introduzione del Brevetto europeo con effetto unitario (definito anche Brevetto unitario) e l’entrata in vigore dell’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (Tub), con l’istituzione a Milano della terza sezione.ù

L'impatto di Brevetto unitario e Tub

In merito al loro impatto sul mercato sono state rilevate due differenti correnti di pensiero da parte degli studi legali. La prima, sostiene che potrebbe verificarsi uno scostamento di controversie per i brevetti dai tribunali nazionali alla Corte unificata, poiché il brevetto europeo con effetto unitario crea un mercato legale europeo unitario. Ciò significa una maggiore concorrenza tra gli studi legali dei diversi paesi europei e una riduzione del numero di casi sulla materia brevettuale.  

Contrariamente, la seconda corrente di pensiero ritiene che il Tub e il brevetto unitario stiano modificando la geografia del contenzioso in Europa e potrebbero condurre al suo incremento in virtù della modifica dell’art. 59 del Codice della Proprietà Industriale, che permette la coesistenza tra brevetto nazionale e brevetto europeo. “Questa modifica potrebbe portare da un lato a uno sviluppo delle attività dei patent litigator, che potrebbero trovarsi in alcuni casi a consigliare una strategia per strutturare la tutela della proprietà intellettuale. Dall’altro, potrebbe verificarsi parallelamente un incremento delle attività di contenzioso, perché potrebbero coesistere una controversia davanti a una Corte Unitaria per il brevetto unitario e una controversia relativa al brevetto nazionale, corrispondente come contenuto a quello unitario, davanti a una Corte italiana”, sottolinea Gian Paolo Di Santo, partner di Pavia e Ansaldo.

Inoltre, questa modifica rappresenta una tutela nei confronti dei rischi che, secondo alcuni, il brevetto unitario comporta. Ossia, perdere in una sola partita la protezione in tutti gli stati contraenti dell’accordo sul tribunale unificato dei brevetti.

Per questo gruppo di insegne, l’assegnazione a Milano della terza sezione centrale del Tub comporterà un maggiore afflusso del contenzioso verso l’Italia e Milano, “oltre a rappresentare un motore verso una maggiore integrazione nello stringere rapporti tra boutique italiane e studi stranieri”, evidenzia Carlo Ginevra, partner di Mondini Bonora Ginevra. Dal punto di vista degli studi internazionali, il Tub ha incentivato la collaborazione tra i dipartimenti delle diverse sedi europee dello studio, agevolando il lavoro scaturito dalle novità della procedura, dalle tempistiche ristrette e dal modo di redigere gli atti. “Questo ha richiesto un cambio di mentalità, ma anche preparazione e qualità eccellenti, anche in termini di conoscenza della lingua inglese”, afferma Luigi Mansani, partner di Hogan Lovells.  “Dal Tub gli studi internazionali usciranno ancora più forti, si incrementerà il distacco con gli studi prettamente locali”, dichiara a TopLegal Giovanni Ghirardi, partner di Hogan Lovells.

Federico Fusco, partner di Dentons, ha raccontato come questa riforma abbia portato ad attività di consulenza per aiutare il cliente a comprendere i possibili scenari. Grazie alla competenza cross-border dello studio, i clienti hanno particolarmente apprezzato il taglio internazionale e il coordinamento tra i colleghi dei vari paesi come Germania e Regno Unito, dove i team sono composti sia da patent litigator sia da patent attorney. In generale, le insegne legali hanno finora appurato una maggiore tendenza verso l’opt-out, preferendo il brevetto europeo.

L'impatto di normative, tecnologia e geopolitica sull'Ip

Un'altra importante riforma riguarda il Codice della Proprietà Industriale (L. 24 luglio 2023, n. 102), che oltre a implementare la già citata “doppia brevettazione”, ha abolito il cosiddetto Professor privilege. “In termini di impatto sul mercato, la riforma aiuterà gli enti di ricerca a potenziare e semplificare i meccanismi, già esistenti, di trasferimento di tecnologie alle industrie, in particolare in alcuni settori quali la meccanica, le biotecnologie, gli studi medicali”, evidenzia Gabriele Cuonzo, managing partner dello studio Trevisan & Cuonzo.

In materia di copyright, la Riforma sul diritto d’autore ha comportato un nuovo lavoro dal punto di vista della consulenza, concernente i rapporti con gli ISP (Internal Service Provider), con i fornitori di servizi di rassegna stampa o media monitoring. Inoltre, sono aumentati i contenziosi davanti ai Tribunali civili per l’assistenza a editori italiani e stranieri.

La nuova normativa in materia di contrasto alla pirateria (L. 93/2023), che prevede tra gli altri interventi tempestivi (entro 30 minuti) al fine di disattivare i contenuti illeciti, ha comportato un incremento di attività consulenziale, al fine di comprendere come attrezzarsi in tal senso.

Per quanto concerne i fattori tecnologici, l’incremento dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale richiederà la regolamentazione e la disciplina dei diritti di proprietà intellettuale ad essa connessi. Tale necessità nasce dall’esigenza di ricercare un efficace bilanciamento tra le esigenze di innovazione tecnologica e quelle di tutela dei diritti IP. In questo scenario, l’iniziativa legislativa sull’intelligenza artificiale, il cosiddetto AI Act (Regolamento sull’intelligenza artificiale), rappresenta un tassello legislativo importante e potrebbe aumentare la richiesta di consulenza per la creazione e la tutela di contenuti su Metaverso e Nft, anche tramite AI generativa. Licia Garotti, partner della nuova realtà PedersoliGattai, ha raccontato a TopLegal come “la proposta di regolamento sull’AI avrà (e, in molti casi, già ha) un impatto rilevante sulle imprese. Ciò non solo per chi produce la tecnologia e per chi contribuirà in parte a realizzarla, ma soprattutto per chi la tecnologia andrà a implementarla nei propri sistemi e prodotti. L’attenzione maggiore sarà chiaramente in capo a quelle imprese “utenti” di tecnologia AI che, a propria volta, forniscono sistemi a rischio alto (con la necessità di una valutazione di impatto sui diritti fondamentali prima della relativa immissione sul mercato) e medio. Anticipare i tempi è necessario e rappresenta una grande opportunità: l’AI Act non va infatti vissuto come un ostacolo quanto, piuttosto, come occasione di efficienza e semplificazione per una maggiore certezza nei rapporti (anche) contrattuali”.

A livello geopolitico, l’instabilità e le tensioni internazionali hanno forti impatti in tema di tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Ne sono un esempio gli attacchi di cyberwarfare, che rappresentano un pericolo in termini di sottrazione di segreti commerciali, e le problematiche emerse in materia di tutela dei marchi delle società che hanno abbandonato il proprio business in Russia.

L'assistenza alle insegne legali in ambito Ip

In materia brevettuale, tra i principali mandati in ambito IP in termini di valore aggiunto per il cliente, si distinguono l’assistenza prestata da Giovanni Ghirardi di Hogan Lovells in favore di Meril Life Sciences contro Edwards Lifesciences e l’assistenza, in uno dei primissimi casi davanti al Tub nella sezione di Milano, di Giovanni Guglielmetti, partner di BonelliErede, in materia di invenzioni riguardanti la robotizzazione dei magazzini. “Il valore aggiunto di questa vicenda risiede nello sviluppo di una strategia che ha attaccato il brevetto in sede Epo e al contempo in sede nazionale, con argomenti sempre fortemente coordinati e quindi mai in grado di far sminuire gli argomenti fatti valere in altre giurisdizioni”, afferma Ghirardi. Il secondo caso ha implicato la cooperazione con studi stranieri per lavorare a molteplici casi di un singolo cliente davanti a più divisioni del Tub.

In tema di marchi tridimensionali, interessanti sono stati i risultati ottenuti da Giovanni Galimberti, managing partner di Bird & Bird, per Ferrero in merito alla tutela della forma della confezione di Tic Tac, e da Fabrizio Jacobacci dello studio Jacobacci in favore della Vespa di Piaggio. “Aver salvato la propria registrazione di marchio ha permesso al cliente di conservare un diritto di esclusiva e quindi un monopolio su questa specifica forma esteriore di scooter, che ha un valore di mercato molto significativo”, sottolinea Jacobacci. Galimberti ha sottolineato l’importanza della sentenza, che fissa dei principi in materia di marchi tridimensionali. Il caso pone l’attenzione sulla forma della confezione del prodotto e non sul prodotto in sé, riconoscendo la proteggibilità come marchio tridimensionale della famosa scatoletta rettangolare trasparente con coperchio bianco.

Sempre in materia di marchi, Daniele Caneva, leader del dipartimento IP di Ey Slt, assiste quotidianamente Missoni, nell’ottenimento della titolarità ed esclusività dello zig-zag. L’aspetto interessante per l’ambito marchi, secondo Caneva, è stato poter identificare il valore aggiunto dell’azienda, il suo elemento distintivo, quando ancora non era chiaro neanche alla società stessa, e avviare un processo di protezione e di esclusiva. Giovanni Casucci, anch’esso partner in Ey Slt, è stato incaricato da Federalimentare per un ambizioso progetto di enforcement diretto a tutelare le aziende italiane all’estero contro il diffuso fenomeno dell’Italian Sounding, tema di grande attenzione e di grande valore economico nei piani di esportazione. L’assistenza di Federica Santonocito, partner di Franzosi Dal Negro Setti, a Primadonna contro Valentino, ha fatto emergere un tema particolare: l’abuso dello strumento del deposito multiplo dei design. Il quale potrebbe creare ostacolo alla concorrenza poiché consentirebbe di registrare anche forme banali, che non superano il requisito della novità richiesto dalla legge perché di fatto non vi è un vero controllo da parte degli Uffici di registrazione.

In ambito tecnologico, Federico Fusco, partner di Dentons, ha seguito il lancio di un’applicazione nel settore mobilità, occupandosi degli aspetti Ip legati al processo che dal produttore del software porta il servizio al cliente finale. Ciò ha permesso al cliente di inserirsi sul mercato con un prodotto nuovo. Infine, Gualtiero Dragotti, partner di Dla Piper, e il dipartimento Ipt dello studio sono stati fin da subito coinvolti in numerosi casi riguardanti il rapporto tra brevetti e sistemi di intelligenza artificiale e tra diritto d’autore e AI.

 


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