A cura di Martina Mantovani e Riccardo Polesel
L’attuale contesto M&A è caratterizzato da una situazione particolare. Se nel primo semestre del 2020 la pandemia aveva portato a un rallentamento delle operazioni straordinarie, nella seconda metà si era vista una forte ripresa dei deal, proseguita anche l’anno successivo. Il 2021 si è concluso con un totale delle operazioni in Italia pari a 98 miliardi di euro, rispetto ai 44 miliardi di euro del 2020 (dati KPMG). Le previsioni per il 2022 erano ottimistiche, purtroppo però la crisi russo-ucraina ha aperto nuovi interrogativi, anche in termini di sicurezza informatica.
Oggi la priorità in ogni due diligence è la protezione dei dati. Nelle operazioni di M&A, l’aumento delle minacce informatiche e la necessità di tutelare meglio i dati legati alla privacy degli utenti (GDPR) ha reso ancora più fondamentale una gestione ottimale della sicurezza delle informazioni. Ogni operazione, qualunque sia il mercato di riferimento, deve considerare un’attenta valutazione dei rischi informatici per evitare che la trattativa venga compromessa da un data breach.
I potenziali rischi di natura legale, reputazionale e finanziaria esigono l’utilizzo di tecnologie dedicate. Piattaforme in grado di supportare le aziende nel processo di M&A e di proteggere le informazioni, profilando gli utenti e difendendo i dati dai cyberattacchi esterni. In ogni operazione, lo scambio di dati tra venditori, advisor e potenziali acquirenti include anche dati personali e deve prevedere l’utilizzo di strumenti dedicati. I rischi oggi sono troppo elevati per fare scelte di compromesso.
L’uso di Virtual Data Room consente di elevare al massimo il livello di protezione dei dati (sicurezza by-design). Pratiche come telefonate urgenti, richieste di invio di documentazione riservata via e-mail e semplici repository non garantiscono standard di sicurezza accettabili. L’accesso alle funzioni applicative deve essere basato su ruoli configurabili per gestire accessi e autorizzazioni. Autenticazione multi-fattore (MFA) e cifratura/crittografia delle informazioni sono alcuni tra i requisiti fondamentali.
BLIN DATA ROOM è la risposta di X DataNet alle nuove sfide del mercato M&A. La Virtual Data Room, italiana al 100%, permette di definire le policy di sicurezza ritenute più idonee, caso per caso. Possono essere inibite le possibilità di stampare, salvare in locale e condividere i documenti. Ogni utente è profilato puntualmente in modo da poter vedere solo i documenti di propria competenza. BLIN DATA ROOM prevede funzionalità specifiche che registrano e tengono traccia delle attività rilevanti in termini di sicurezza (Audit trail). In un mercato M&A dove la sfida è la sicurezza dei dati, solo il costante adeguamento tecnologico può aiutare le aziende a tutelarsi.