Legal tech

LexDo.it, storia di un alternative service provider italiano

Giovanni Toffoletto ripercorre con TopLegal i cinque anni di vita di una startup che ha generato oltre 387mila documenti legali e nel 2018 ha raccolto 1 milione di euro di investimenti

25-10-2019

LexDo.it, storia di un alternative service provider italiano

 

 

Una piattaforma online in grado di offrire dei piani annuali di consulenza legale al costo della fee oraria di un associate. Il suo nome è LexDo.it ed è un esempio di alternative service provider italiano. Il suo fondatore, pur essendo un ingegnere gestionale laureato al Politecnico, è un nome tutt’altro che sconosciuto al mondo legale poiché si tratta di Giovanni Toffoletto (in foto), discendente di una famiglia che ha fatto del connubio tra tecnologia e sapere legale il suo marchio di fabbrica. Nato sul finire del 2014, LexDo.it è arrivato al giro di boa di quei famosi cinque anni superati i quali un’attività cessa di potersi considerare una start up. 

In questo lustro sono stati generati dalla piattaforma oltre 387mila documenti legali. Una cifra record che ha attirato anche l’interesse di investitori istituzionali. Nel 2018, infatti, LexDo.it ha raggiunto quota 1 milione di euro, grazie a un round di finanziamenti da 850 mila euro, che ha visto la fase seed finanziata per la maggior parte da business angels, con la partecipazione del noto fondo di venture capital Boost Heroes, co-fondato da Fabio Cannavale

In un’intervista a TopLegal, Giovanni Toffoletto ha tirato le somme dell’attività svolta in questi cinque anni, raccontando il punto di partenza, la situazione ad oggi e i progetti in cantiere per il futuro.


Come nasce LexDo.it?
Il progetto nasce dalla costatazione che in moltissimi casi chi ha bisogno di soluzioni veloci a una problematica legale - ad esempio perché sta aprendo una nuova startup o perché sta lanciando un nuovo progetto - fa ricorso all’improvvisazione online, piuttosto che rivolgersi ad un avvocato.
 
A chi si rivolge il servizio?
Soprattutto a startup, liberi professionisti e Pmi. Abbiamo anche molti avvocati e studi legali che usano il nostro servizio per velocizzare il proprio lavoro
 
Cosa offrite?
Offriamo oltre 200 tipologie di prodotti legali (documenti contrattuali ndr) personalizzabili. Non abbiamo creato soltanto degli standard contrattuali, ma abbiamo creato dei documenti “intelligenti” che, attraverso le risposte fornite dall’utente a un questionario, sono in grado di adattarsi in modo completamente automatizzato alle specifiche esigenze di moltissime fattispecie. Ci vogliono circa 6 minuti in media per creare un contratto personalizzato, pronto per la firma e che rispetti sempre le normative vigenti. Il servizio è disponibile h 24, 7 giorni su 7. Per chi ha bisogno di più aiuto, è anche possibile richiedere una consulenza diretta da parte di avvocati.
 
Parliamo di avvocati interni o esterni a LexDo.it?
Entrambi. Il nostro team di 15 professionisti è composto per un terzo da avvocati 2.0 che seguono i clienti oltre a sviluppare i nostri prodotti. Molti di loro hanno conoscenze anche tecniche e spesso devono scrivere del codice di programmazione. Oltre a loro, abbiamo selezionato dei partner legali, un panel di studi specializzati in diverse aree del diritto, di cui ci avvaliamo per le richieste più complesse.
 
Di quale tipo di complessità stiamo parlando?
Abbiamo clienti che ci usano per esigenze di ogni genere: dalla startup che deve fare un aumento di capitale importante, alla società industriale che deve esportare i propri prodotti all’estero e deve regolare i suoi rapporti con un partner straniero.

Quali sono i costi di un simile servizio?
Non vendiamo singoli contratti, ma piani annuali. Per chi ha bisogno di un solo contratto offriamo la possibilità di scaricarlo in modo totalmente gratuito. Il pacchetto base include la possibilità di avere tre documenti personalizzati e una consulenza con un avvocato a un costo di 99 euro all'anno.
 
Quali sono i contratti più scaricati?

I documenti più scaricati dagli utenti di LexDo.it sono quelli per gestire i siti web e per l’adeguamento privacy al Gdpr, i contratti di lavoro e di collaborazione, e i contratti per gestire una rete vendita. Chiaramente generiamo anche moltissimi documenti legali tra privati e per le famiglie come i contratti di locazione, quello per il lavoro domestico e il nuovo testamento biologico.
 
Quando si parla di alternative service provider molti avvocati storcono il naso, rivendicando la liberalità della professione basata su ingegno e lavoro intellettuale non standardizzabile. Voi come replicate?
Anzitutto, non mi sento di offrire un servizio alternativo, ma piuttosto un servizio aggiuntivo a quello offerto dagli avvocati, molti dei quali si avvalgono anche della nostra piattaforma. L’automazione non deve fare paura perché permette di fare di più e meglio. I nostri clienti non si sarebbero mai rivolti a un avvocato ma avrebbero scaricato un modello gratuito online,  rischiando di commettere gravi errori. Noi vogliamo espandere il mercato legale dando anche a queste persone un servizio legale di qualità. Dietro il servizio che offriamo c'è un grande lavoro di ingegno e innovazione legale perché, per mettere a punto ogni nuovo prodotto, c’è bisogno di un complesso lavoro di ricerca giuridica per coprire le diverse esigenze dei clienti.
 
A distanza di cinque anni, è cambiato lo scenario competitivo?
Ancora oggi non abbiamo concorrenti diretti. Ci siamo posizionati su una fascia di mercato tradizionalmente considerata poco appetibile, trattandosi di piccoli clienti e startup che in genere hanno un budget molto risicato. Il nostro principale competitor è il fai da te.
 
Progetti per il futuro?
Oltre a consolidarci sul mercato italiano, non escludiamo la possibilità di andare oltreconfine attraverso investimenti diretti o in partnership con le altre piattaforme che offrono servizi simili al nostro negli altri paesi europei.

 

 


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