Focus Piazze d’Italia

Covid-19 accelera l’innovazione negli studi locali

Le insegne regionali hanno acceso i riflettori sui fenomeni che hanno subito una forte accelerazione dalla pandemia per identificare i servizi legali che saranno maggiormente richiesti

23-02-2021

Covid-19 accelera l’innovazione negli studi locali

 

 

Innovazione tecnologia, export digitale, e-commerce, finanza straordinaria e alternativa, ridefinizione della governance aziendale e passaggi generazionali. Alcuni degli ambiti che hanno visto in questi mesi un incremento di domanda di assistenza sul fronte legale e fiscale sulle piazze regionali. La pandemia provocata da Covid-19 ha generato nei distretti industriali italiani una forte accelerazione di fenomeni che, in periodi ordinari, si sarebbero verificati in un lasso di tempo di tre-cinque anni. In questo contesto, le insegne legali locali che non sapranno allinearsi al progressivo processo di digitalizzazione nell’attività legale e alle nuove esigenze delle aziende rischiano di perdere quote o di uscire dal mercato.

 

 

Gli studi, per restare competitivi, hanno acceso i riflettori su quei fenomeni che hanno subito una forte accelerazione dalla pandemia. Sono i punti di riferimento per l’identificazione dei servizi che saranno maggiormente richiesti dalle imprese che vogliono restare competitive e per supportare le proprie strategie di crescita nei prossimi mesi.

Una maggiore richiesta di servizi legali nel contesto post pandemico dovrebbe riguardare practice oltre quelle anticicliche riferite alla contrattualistica, al litigation e al labour. Per gestire la ripresa e garantire la continuità si richiedono il diritto societario, bancario e tributario, il diritto delle nuove tecnologie, l’e-commerce e la proprietà industriale.

Il banking, per le particolari congiunzioni socioeconomiche, ha avuto nell’ultimo anno un forte sviluppo, soprattutto sulle piazze regionali dove il tessuto imprenditoriale è ancora legato a un doppio filo al sistema creditizio tradizionale. L’incremento dei contenziosi richiederà invece agli studi legali di adottare sia un approccio conciliativo e risolutivo in sede stragiudiziale, sia di impiegare le competenze necessarie per gestire contenziosi internazionali.

Non sono mancati negli ultimi mesi segnati dalla seconda ondata della pandemia spunti di riflessione su alcune zone grigie del sistema legislativo italiano, che fatica ancora ad adattarsi al nuovo scenario pandemico. È il caso dell’obbligatorietà del vaccino contro il Covid-19. A oggi, non esiste una norma che renda obbligatoria la vaccinazione e nel silenzio del legislatore, il datore di lavoro è chiamato ad individuare le linee guida del proprio comportamento. È in corso un acceso dibattito tra gli addetti ai lavori, che prende le mosse dall’articolo 32 della Costituzione, sulle conseguenze derivanti dal rifiuto del lavoratore di sottoporsi al vaccino e sulla possibilità di licenziare il dipendente "obiettore".

Sul fronte contributivo, invece, alla fine del 2020 l’Inps ha reso noto di aver disposto un controllo circa la corretta esposizione Uniemens dell’imponibile eccedente il massimale riguardo ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti e di aver riscontrato due tipi di irregolarità, annunciando l’avvio di operazioni di recupero. In materia di crisi e ristrutturazione d’impresa, si segnala infine una recente sentenza della Corte di Cassazione, pubblica il 5 gennaio, che delinea in maniera rigorosa l'ambito di applicazione delle norme in riferimento alla responsabilità per concorso omissivo dei sindaci di società nel reato di bancarotta fraudolenta.


L'articolo è pubblicato su Focus Speciale Piazze d’Italia, che è possibile scaricare qui. Gli altri Focus Speciali su Commercialisti, Lavoro, Penale, Covid-19 e Fintech sono disponibili qui.


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