Fusioni e acquisizioni

M&A cross border: il pivot dei deal

I Gc preferiscono un unico interlocutore nelle operazioni M&A fuori confine, soprattutto in quelle più complesse. Per la gestione del post closing, si tende a privilegiare invece lo studio locale

01-06-2022

M&A cross border: il pivot dei deal

 


I Gc preferiscono un unico interlocutore nelle operazioni M&A fuori confine. Soprattutto nei deal più complessi, che possono riguardare numerose giurisdizioni. La tendenza in questi casi è quella di privilegiare l'ingaggio di uno studio internazionale come interlocutore unico in Italia per efficientare tempi e processi. Come emerso dal dibattito tra i partecipanti alla recente M&A Conference organizzata da TopLegal Academy, fondamentale è la relazione fiduciaria con il partner in Italia, con il compito di gestire e coordinare i partner all’estero coinvolti nell’operazione.

Le direzioni legali, d'altra parte, hanno la necessità di costruire una relazione diretta anche con gli studi locali, soprattutto per la gestione delle attività ordinarie successive all’acquisizione di un’impresa. Una volta completato un deal, sorgono per la controllante tutta una serie di tematiche e criticità, dal governo dell'impresa al contenzioso. Nel post closing è maggiore il coinvolgimento diretto del team in house con tutte le controparti interne (soci di minoranza, nuova linea manageriale ecc.) impegnate nel processo di integrazione delle società coinvolte. In questa fase, il supporto dello studio locale multipractice tende a essere preferito rispetto a quello degli studi internazionali. 

Quanto al mondo del venture capitale e private equity, dalla conferenza è emerso il tema della regolamentazione del fintech e delle criptovalute, per spingere gli investimenti in due aree in forte espansione, soprattutto negli Stati Uniti d’America. In Italia, invece, si sta assistendo al boom delle Opa totalitarie con finalità il delisting del titolo. I fondi di private equity hanno ancora molta liquidità da investire e le società quotate a Piazza Affari rappresentano spesso la via più breve per farlo.

All'M&A conference, che si è tenuta a Milano lo scorso maggio, hanno partecipato dirigenti e partner di fondi, banche e imprese, tra cui A2a, Bain Capital, Banco Bpm, Borsa Italiana, FiberCop, Fiera Milano, FSTechnology, Goldman Sachs, illimity, Intesa Sanpaolo, Lightsource, Marsh, Oldenburgische Landesbank, Pricoa Capital, Sapio, The Coca Cola Company, Volkswagen Financial Services, 360 Payment Solutions

 




 

 


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