Dal prossimo 2 novembre inizia l’offerta pubblica di vendita di oltre 31 milioni di azioni Banca Generali, il cui debutto all’MTA è previsto per il prossimo 15 novembre. Oggetto dell’offerta è il 27,96% del capitale e essa si suddivide nella vendita pubblica di un ammontare minimo di oltre sei milioni di azioni e nel contestuale collocamento istituzionale rivolto a investitori professionali in Italia e istituzionali all’estero. Nell’operazione Banca Generali è assistito dall’advisor Finanziaria Internazionale. Mediobanca e Goldman Sachs International agiscono in qualità di joint global coordinators, Mediobanca e Banca Akros sono invece rispettivamente sponsor e co-sponsor. Mediobanca è inoltre responsabile del collocamento. Bonelli Erede Pappalardo e Latham & Watkins sono gli studi legali che hanno assistito Banca Generali, mentre per le banche ha agito Clifford Chance. Reconta Ernst & Young è invece la società di revisione incaricata. L’intervallo di prezzo al quale saranno offerte le azioni va da 6,5 a 8,5 euro per azione. Giorgio Girelli, amministratore delegato di Banca Generali, ha sottolineato come Banca Generali non abbia alcuna intenzione di giocare un ruolo nell’ambito della partita Intesa Sanpaolo, e come la rete dei promotori sia in grado di reggersi da sola. Riguardo alla politica dei dividendi, Girelli ha aggiunto che sarà molto generosa per gli azionisti. Parte delle azioni saranno offerte anche ai promotori finanziari che avranno a disposizione la possibilità di offrire alla propria clientela un servizio di consulenza oggettiva, che nascerà sulla base di una joint venture tra la banca e Morningstar. Al momento non sono previste acquisizioni di altre reti, anche se Girelli ha pronosticato una seconda ondata di concentrazioni per il mondo delle reti di promotori finanziari.
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