A Milano i commercialisti denunciano: vita dura per le imprese oneste

15-10-2009

“L’applicazione delle imposte tra doveri di giustizia tributaria e obiettivi di massimizzazione del gettito” è  il  titolo del convegno organizzato dalla Scuola di Alta Formazione e dalla Commissione Diritto Tributario Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, che si è tenuto oggi all’Auditorium di Milano, Largo Mahler.
Il simposio ha contribuito a chiarire tutti gli aspetti utili a promuovere una “giusta” applicazione delle imposte, sensibilizzando gli operatori del settore e le istituzioni su un tema che la crisi attuale rende più che mai nevralgico per la collettività.
Evasione ed elusione fiscale riducono le risorse necessarie per lo sviluppo economico e sociale e aumentano la pressione su imprese e cittadini onesti. I Commercialisti sono in prima linea nel combatterle e nel diffondere e sostenere la cultura del rispetto delle norme. Tuttavia il rapporto tra imprenditori onesti e fisco è sempre più difficile perché complicato dall'incertezza delle regole, da orientamenti non univoci della giustizia tributaria e da un rapporto con l'amministrazione finanziaria più spesso conflittuale che basato sulla fiducia reciproca. Sempre più spesso esigenze di gettito prevalgono infatti sulle quelle di equità e imparzialità. I contribuenti onesti, lungi dall'essere premiati, sono sovente sottoposti ad accertamenti infondati che congestionano le commissioni tributarie con contenzioso inutile. È urgente quindi un cambio di rotta per ristabilire un rapporto di fiducia con il Fisco basato su una più equa distribuzione del carico tributario rispetto alla reale capacità contributiva.
Come ha sottolineato a margine dell’evento il dottor Gampiero Guarnerio, consigliere delegato dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Milano, «i relatori hanno concordato nel biasimare certe sentenze che sembranbo confondere i concetti di simulazione ed elusione. Allo stesso tempo sono stati espressi forti dubbi sul fatto che l’eccezione di elusività possa essere sollevata d’ufficio dal giudice di cassazione, non consentendo ai cittadini di usufruire delle dovute ganarzie di difesa». Da ultimo si è discusso del ruolo dell’Agenzia delle entrate e del fatto che essa sembra avere sempre meno un ruolo tecnico e sempre più una funzione precipua nell’attività di accertamento.


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