Dopo Monaco di Baviera e Parigi, Milano ospiterà la sede della terza sezione del Tribunale europeo dei brevetti (Tub). La decisione, comunicata lunedì 26 giugno da Antonio Tajani, ministro degli Esteri, è stata approvata dal comitato amministrativo del Tub. Milano si occuperà di settori quali agroalimentare, una piccola parte della farmaceutica, fitosanitario e moda. I giudici di Parigi giudicheranno la maggior parte dei contenziosi brevettuali nella farmaceutica, mentre Monaco la chimica e la metallurgia.
La sede milanese, come riportato dalla stampa finanziaria, si occuperà delle controversie brevettuali e di proprietà intellettuale in materia di scienza medica-veterinaria e igiene, agricoltura, food e tabacco, articoli personali e domestici, sport e mondo del divertimento, calzature, moda e arredo. Milano supervisionerà anche i brevetti farmaceutici privi dei certificati di protezione supplementari. Resteranno a Parigi, invece, i brevetti farmaceutici dotati di certificati Spc, pari al 90% circa dei medicinali sul mercato.
Saranno necessari dodici mesi per scegliere, nominare e formare i giudici, e rendere così operativa la sede milanese del Tub. La sezione locale, invece, ha già iniziato a lavorare dal 1° giugno. La candidatura del capoluogo lombardo era stata presentata nel settembre del 2020 a seguito della chiusura degli uffici londinesi, non più operativi dopo la Brexit. Stime circolate sulla stampa negli scorsi mesi, prevedono sulla piazza milanese un indotto complessivo di circa 350 milioni di euro annui legati alle attività del Tub.
Il Tribunale unificato dei brevetti è una corte internazionale, le cui decisioni hanno effetto in tutti i 26 paesi membri dell’Unione europea che hanno sottoscritto la sua giurisdizione.
