Il consiglio dell'ordine forense di Roma sarà il primo a occuparsi organicamente di giuristi d'impresa. Lo fa tramite una commissione formata dagli iscritti all'elenco speciale, ovvero gli avvocati di enti pubblici e di società ex pubbliche o a partecipazione pubblica (oltre mille solo nella capitale, interni a Consob, Banca D'Italia, Finmeccanica, Enel o Eni, per fare alcuni esempi). La commissione “elenco speciale” è aperta anche a osservatori dell'Associazione italiana giuristi d'impresa, legali dipendenti di società private e non appartenenti ad alcun foro. «L'obiettivo è aprire una discussione scientifica su temi cari ai giuristi d'impresa, come legal privilege, assolvimento degli obblighi formativi e rapporti con i colleghi del libero foro», spiega Antonio Conte (nella foto), presidente dell'ordine capitolino.
Il tema è stato affrontato ieri in consiglio dell'ordine, chi era presente e di cosa avete parlato?
La rinunione è stata di puro confronto con tutti i più importanti direttori affari legali di enti pubblici, società ex pubbliche e anche prestigiose imprese industriali, assicurative e bancarie. Studieremo un protocollo a cui tutti parteciperanno con contributi scritti, per valutare quali sono le maggiori istanze dei giuristi d'impresa. L'intento è creare una commissione scientifica che, certo, in futuro, potrebbe essere anche fucina di proposte normative.
Quali sono i problemi più stringenti della categoria “giuristi d'impresa iscritti all'albo speciale”, ma per la verità anche quelli non iscritti?
Innanzitutto la tutela del legal privilege. Succede in concreto che questi avvocati non abbiano tutela del segreto professionale, e della riservatezza di cui si può avvalere il libero professionista. C'è una tutela ibrida, poco chiara. Inoltre, possono assolvere agli obblighi formativi internamente, senza egida del consiglio dell'ordine, ma è necessario apportare sinergie organizzative. Il terzo problema è il rapporto con i colleghi del libero foro e l'impossibilità di difendere in giudizio.
Si parlerà anche della possibilità di aprire l'elenco speciale ai giuristi d'impresa di società private?
Valuteremo anche l'iscrizione all'albo di questa categoria, ascolteremo voci anche contrastanti a riguardo. Si tratta sempre di una commisisone scientifica, non normativa. Per i non iscritti è tutto da valutare, prima bisogna vedere come bisogna valutare il ruolo dell'avvocato all'interno dell'impresa e che rapporto c'è con l'albo speciale.
Il prossimo appuntamento?
Ci incontreremo il 7 aprile prossimo per redigere un protocollo condiviso. Abbiamo dato l'incarico di coordinatore della commissione all'ex consigliere dell'ordine Ferdinando Emanuele, in quanto tra l'altro fu il primo promotore di un corso per giuristi d'impresa interno all'ordine.