Abbatescianni, con un team guidato dal partner Girolamo Abbatescianni (in foto) e con la collaborazione dello studio Wlaw, ha difeso con successo la società kuwaitiana Kharafi National nel procedimento d'urgenza chiesto da Saipem per tentare di bloccare l'escussione di un performance bond del valore di 75 milioni di euro.
Saipem, rappresentata dallo studio Lombardi Molinari Segni, aveva chiesto e ottenuto il 4 luglio in audita altera parte un provvedimento per inibire il pagamento del performance bond rivolto anche contro la National Bank of Kuwait, assistita da Luca Radicati di Brozolo di Arblit, e contro Eni assistita da Cleary Gottlieb con Ferdinando Emanuele.
Con ordinanza del 28 luglio il tribunale di Milano ha revocato il proprio precedente provvedimento riconoscendo non abusiva l'escussione della garanzia da parte del beneficiario kuwaitiano, in quanto non avvenuto al solo scopo di danneggiare Saipem.
"Il principio della autonomia delle garanzie a prima richiesta, soprattutto nel settore delle costruzioni internazionali, riaffermato oggi dal tribunale di Milano - commenta Abbatescianni - in realtà tutela in primo luogo le imprese italiane che altrimenti sarebbero esposte alla pretesa dei committenti stranieri di depositi in danaro per assicurare la buona esecuzione dell'opera".
La decisione del merito sarà assunta da un tribunale arbitrale a Londra.
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