Il Tribunale di Agrigento ha respinto l’istanza con cui One Consulting ha cercato di risolvere, davanti alla giustizia italiana, la controversia con la multinazionale spagnola dell’energia Abengoa, contrariamente a quanto previsto dalla clausola compromissoria siglata con il gruppo iberico. Abengoa è stata assistita da Cleary Gottlieb con un team formato da Paolo Bertoli (in foto), Ferdinando Emanuele e Mario Miccichè.
La sentenza del 23 giugno scorso, per la prima volta a livello nazionale, ha condannato il tentativo di One Consulting qualificandolo come un c.d. “procedimento giudiziario parallelo”, ovvero un procedimento finalizzato unicamente a interferire con l’arbitrato internazionale al quale le parti si erano impegnate a ricorrere per risolvere loro eventuali controversie. Un’iniziativa, quella assunta dal collegio giudicante siciliano, che peraltro recepisce un’indicazione di carattere comunitario, volta proprio a censurare “tattiche processuali scorrette”.
Abengoa, infatti, con l’obiettivo di realizzare vari impianti fotovoltaici in Sicilia, aveva stretto un accordo con la società di consulenza One Consulting per avvalersi del suo supporto a livello locale. Le due società avevano siglato una clausola compromissoria che prevede la risoluzione di eventuali controversie dinanzi a un arbitrato ICC con sede a Madrid. Quando le parti si sono ritrovate a dover ricorrere a un contenzioso, One Consulting ha tuttavia contestato tale clausola, istruendo un procedimento dinanzi alla magistratura italiana.
I giudici del capoluogo siciliano, però, accogliendo la tesi di Abengoa, hanno rigettato l’istanza di One Consulting, cogliendo nel suo tentativo, per l’appunto, una finalità meramente strumentale, funzionale ad interferire con le dinamiche arbitrali.
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