Tutti i capi d’imputazione derubricati e le accuse ridotte a mera infrazione contravvenzionale. Questa la svolta cui è arrivato ieri il processo contro l’Acciaieria Valsugana, accusata di una serie di reati ambientali connessi allo smaltimento dei rifiuti.
A rappresentare l’Acciaieria, l'avvocato Marina Zalin (in foto), partner di B&P avvocati.
Alcuni episodi relativi alla gestione delle scorie di acciaieria erano stati originariamente qualificati come delitto di traffico illecito di rifiuti, contestazione che era costata all'ex direttore Emilio Spandre tre mesi di arresti domiciliari.
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