Un ramo del Civis-gate

ACCOLTO IL RICORSO IRISBUS DI GRANDE STEVENS

Con il provvedimento della Cassazione è stato dissequestrato lo stabilimento di Valle Ufita e scongiurata la cassa integrazione

19-10-2012

ACCOLTO IL RICORSO IRISBUS DI GRANDE STEVENS

Irisbus Iveco, seguita da Grande Stevens, è uscita vittoriosa in Cassazione per la vicenda relativa al Civis-gate. Ieri la Cassazione ha, infatti, accolto il ricorso dell'azienda, stabilendo il dissequestro dello stabilimento di Valle Ufita. L'azienda, produttrice di autobus, è stata difesa in giudizio dallo studio torinese con il managing partner Michele Briamonte (in foto). A fianco di Irisbus hanno agito anche Franco Coppi e Guglielmo Giordanengo.

Lo stabilimento Irisbus di Valle Ufita (Avellino) ha avuto un ruolo marginale nell’inchiesta della Procura di Bologna, Civis-gate, su appalti e corruzione, che ha visto coinvolti funzionari Fiat, amministratori pubblici e il Ccc (consorzio coop costruttori). Al centro delle indagini la gara d’appalto relativa ai Civis (tram a guida ottica) che avrebbero dovuto sostituire il parco autobus di Bologna. Nel corso di quel procedimento la Irisbus campana, era stata sottoposta a sequestro cautelare. Con la decisione della Cassazione, invece,  lo stabilimento con circa 780 dipendenti è riuscito a scongiurare la cassa integrazione. Intanto, Grande Stevens ha già avviato causa sia al Tar che alla Corte dei Conti per il risarcimento dei danni dovuti proprio al sequestro, per un ammontare di circa 230 milioni di euro. E in entrambi i casi si attendono le decisioni dei giudici.

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Grande Stevens MicheleBriamonte, FrancoCoppi, GuglielmoGiordanengo Fiat, Consorzio Cooperative Costruzioni, Irisbus Iveco


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