I francesi di Suez Environnement detentori del 12,8% di Acea, affiancati da Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners, stanno valutando un'azione di responsabilità contro il sindaco di Roma Ignazio Marino.
La questione nasce da una lettera inviata dal sindaco ai vertici dell’azienda (di cui il Comune controlla il 51%) con la richiesta di convocare l’assemblea dei soci entro il 6 maggio, per discutere la riduzione del numero dei consiglieri, il taglio dei compensi e delle nuove nomine. Il consiglio di amministrazione dell'utility capitolina ha però rigettato le richieste di Marino, che ha deciso di proporre ricorso presso il Tribunale capitolino. L'udienza è prevista per il prossimo 2 aprile.
Il gruppo francese si oppone alla revoca dei consiglieri, considerati i risultati positivi conseguiti sotto la guida dell’amministratore delegato Paolo Gallo. Gli azionisti, inoltre, ritengono che la revoca senza giusta causa degli amministratori potrebbe costare fino a 7 milioni di euro in quanto le retribuzioni sarebbero comunque dovute sino a fine mandato. In una nota, il gruppo ribadisce che "la quota in Acea è una partecipazione finanziaria, non ci interessano le motivazioni politiche che spingono il sindaco di Roma, ci interessano solo le politiche industriali e i risultati, che con questa gestione sono ampiamente soddisfacenti".
Secondo quanto risulta da fonti stampa il gruppo Suez sarebbe pronto a portare Marino in tribunale valutando anche la possibilità di presentare un esposto alla Consob.
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