Milano

ADDIO A CARLO D'URSO

Si è spento uno dei maggiori esponenti della prima generazione di avvocati d’affari italiani

02-02-2015

ADDIO A CARLO D'URSO

All’età di 71 anni, ieri a Milano si è spento Carlo d'Urso (in foto), uno dei maggiori esponenti della prima generazione di avvocati d’affari italiani. 

Di origini abruzzesi, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza a Roma e aver svolto un tirocinio presso lo studio di famiglia, d’Urso da giovanissimo entra nei circoli buoni della finanza milanese, legandosi professionalmente a Pietro Trimarchi, uno dei legali considerati vicini a Mediobanca, con il quale entra nello studio di Cesare Grassetti. Dai rapporti con l’universo Mediobanca per d’Urso nascono alcuni incarichi societari di pregio, come consigliere di Che Banca e del Gruppo Banca Leonardo, creato da Gerardo Braggiotti.

I rapporti rimangono solidi anche quando esce dalla scuola di Grassetti per mettersi in proprio. Una strada che perseguirà fino al 2004, quando si unisce a Francesco Gatti e Alessandro Munari, dando vita all’insegna d’Urso Munari Gatti. Nel 2008, le strade di d’Urso e Munari si separano. Mentre Munari sceglie di fondare una boutique, d’Urso continua l’espansione della propria struttura. Prima con l’arrivo di Francesco Simoneschi dalle fila di Ashurst e Giancarlo Castorino, ex Allen & Overy; poi, nel 2010, con l’ingresso da Bonelli Erede Pappalardo di Luigi Arturo Bianchi, che aggiunge il suo nome all’associazione professionale, facendola diventare – così come la conosciamo oggi – d’Urso Gatti e Bianchi. In questa ultima incarnazione, lo studio ha rappresentato il principale punto di riferimento legale per Unicredit. Fu proprio d’Urso con il pool di lavoristi guidati da Simoneschi a gestire l’uscita di scena di Alessandro Profumo e il successivo complesso lavoro di ridefinizione della governance della banca.

Nel corso degli anni d’Urso ha coltivato legami professionali e di amicizia con imprenditori e banchieri. I rapporti con la famiglia Ligresti lo hanno portato a rivestire l’incarico dal 1995 di consigliere di Premafin. E questa non è stata l’unica carica ricoperta nelle società della galassia Ligresti. Dal 1989 d’Urso è stato consigliere d’amministrazione di Fondiaria Sai, incarico a cui ha rinunciato dopo oltre vent’anni, nel 2012, a causa dell'incompatibilità, ex art.36, della nomina con il suo incarico di consigliere in Banca Leonardo.

Dopo aver assistito nel 2005 la Granarolo in un tentativo di acquisizione di Parmalat, d'Urso Gatti e Bianchi nel 2011 viene scelto per assistere Lactalis nell'acquisizione di Parmalat e, successivamente, la stessa Parmalat nell'acquisto del 100% di Lactalis American Group; operazione divenuta poi oggetto d'indagine. 

Una vita professionale spesa in prima linea, sia con incarichi ad personam di rilievo che con la guida di uno studio legale protagonista di alcune delle principali operazioni di corporate finance nel panorama nazionale.

I funerali dell'avvocato si terranno il 3 febbraio alle 14.45 nella chiesa di Piazza Wagner a Milano.

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