Aeroporti di Roma ha ottenuto dal Consiglio di Stato la conferma circa la riservatezza di alcuni dati richiesti da Ryanair e ha contestualmente respinto un parallelo ricorso per ottemperanza proposto dal vettore.
Nei giudizi Aeroporti di Roma è stata rappresentata da Chiomenti (TLIndex2), con i partner Gian Michele Roberti (in foto a destra) e Marco Serpone, e da Lattanzi Caldarelli (Lc-Amm) con i name partner Francesco Cardarelli (in foto a sinistra) e Filippo Lattanzi.
Il Consiglio di Stato ha riconosciuto la natura estremamente sensibile di alcune informazioni e degli effetti, in termini di diretta concorrenzialità, derivanti dalla loro divulgazione. In tale prospettiva, il collegio ha riconosciuto, tra le altre cose, che i "corrispettivi" costituiscono il termine essenziale del risultato di una contrattazione e dell’esercizio dell’attività commerciale: in questo caso, le informazioni che afferiscono ad attività non aviation, e che pertanto restano estranee alla regolamentazione pubblicistica nella loro determinazione, non devono essere rese accessibili a soggetti terzi. Più in generale, il collegio ha accertato la sussistenza di concrete e specifiche esigenze di tutela della riservatezza in relazione ai dati menzionati dalla società ricorrente.
La compagnia low cost irlandese lo scorso luglio aveva ottenuto dal Tar Milano e dal Consiglio di Stato il riconoscimento dell’inottemperanza dei gestori aeroportuali di Milano (Sea) e di Roma (Adr) all’ordine di esibizione integrale e senza oscuramenti od omissioni dei contratti stipulati con Alitalia. L’ordine era già stato riconosciuto a fine 2019 da precedenti pronunce dei giudici amministrativi, in ragione del pubblico interesse delle attività svolte dai gestori aeroportuali. La richiesta di accesso di Ryanair era sorretta dall’interesse a verificare l’eventuale mancato rispetto dei principi di concorrenzialità e parità di trattamento.
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