AEROPORTI/1 DE NICOLA: «SEA, VENDERE ORA, VENDERE TUTTO»

Alessandro De Nicola (in foto), senior partner di Orrick e presidente di The Adam Smith Society, entra con decisione nella caldissima questione della privatizzazione di Sea. E il messaggio è chiarissimo: «Vendere ora, vendere tutto». L’avvocato, che in veste della prestigiosa Society ha spesso caldeggiato strategie di privatizzazione, interviene mentre il Comune di Milano sta affrontando l’atto finale sul destino della società di gestione degli aeroporti Linate e Malpensa. Entro l’inizio della prossima settimana Palazzo Marino definirà e approverà se, quanto e come cedere una quota di Sea. Il piano allo studio è complesso, e si ragiona sull’ipotesi di una cessione ridotta al 20% (anziché il 30% circa preventivato) in modo da poter combinare una vendita a un socio entrante e con una successiva quotazione. Limitando la cessione al 20% sarebbe poi possibile mantenere la maggioranza al Comune, salvo quotare meno del 30 per cento.
Una serie di paletti che non collimano con l’analisi di De Nicola, per il quale la privatizzazione della SEA «deve evitare due errori paralleli». Il primo, spiega, «è cedere ai timori che questo ‘non sia il momento giusto’ per vendere, per via della crisi, dell'instabilità dei mercati e così via. Questo ragionamento è stato fatto ogni volta che è stata proposta una alienazione di beni pubblici. Il momento giusto sembra non esserci mai e dal 2007 l'instabilità è più la regola che l'eccezione. Il momento è questo».
Il secondo errore è strategico. Secondo De Nicola, il Comune non deve temere la perdita del controllo. Al contrario. «Se gi investitori sanno di poter ottenere il controllo – spiega - offriranno di più. Peraltro, non c'è alcun interesse pubblico ad avere aeroporti "municipalizzati" in un contesto europeo (e in parte italiano) ove numerosissime aero stazioni sono private».