In merito a quanto emerso dalla inchiesta giornalistica del Mondo di venerdì scorso, l’avvocato Girolamo Abbatescianni (nella foto), raggiunto da TopLegal, fa sapere che «non c’è alcun affidavit (testimonianza scritta, ndr) dell’avvocato Gamna».
Si tratta di un documento, aggiunge l’avvocato, «che a me non servirebbe nemmeno, dal momento che in Italia non è uno strumento utilizzabile in sede processuale». Abbatescianni, ha fatto anche sapere che l’avvocato Emanuele Gamna, «non è neanche stato chiamato a testimoniare nel processo di Torino». L’avvocato Gamna (ex Chiomenti) fu uno dei consulenti di Margherita Agnelli nel 2004 e insieme all’avvocato ginevrino Jean Patry incassò, secondo quanto ricostruito dal Mondo, una parcella da 25 milioni per l’assistenza prestata.
Infine, in merito al presunto ammontare di 1,166 miliardi di euro della eredità ricevuta, grazie all’accordo tombale del 2004, dalla signora Agnelli, l’avvocato Abbatescianni ha fatto sapere che «si tratta di una cifra che non confermiamo».
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