Giulio Andreani (in foto), responsabile e coordinatore del dipartimento fiscale dello studio legale Piergrossi Bianchini Eversheds, è stato il consulente di Aifi (Associazione italiana del private equity e del venture capital) e di Iban (Associazione italiana investitori informali in capitale di rischio) nell'ambito della proposta di riforma presentata dalle due associazioni relativa all'esenzione della tassazione sulle plusvalenze realizzate dad soggetti non imprenditori derivanti dalla cessione di partecipazioni in società, sia di persone quanto di capitali. Riforma che è stata approvata ieri dal Consiglio dei Ministri.
«L'approvazione della norma», commenta Andreani, «favorirà gli investimenti in nuove società, in particolare in società volte all'innovazione, grazie ai benefici fiscali che potranno essere fruiti dai soggetti che eseguiranno tali investimenti. Ne deriveranno benefici per l'economia in generale. La norma infatti è costruita in modo da evitare l'agevolazione di operazioni speculative, privilegiando quelle ad alto valore aggiunto».
Per ottenere l'agevolazione, tre sono le condizioni che devono essere soddisfatte, ovvero che le partecipazioni siano state possedute da almeno tre anni, che le società cui si riferiscono le partecipazioni siano costituite da non più di sette anni, che siano state eseguiti dalla società investimenti produttivi.
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