Convivenze difficili

AGNOLI DIVORZIA DA PIROLA

Ancora problemi nel matrimonio tra l'anima originaria (commercialisti) e quella legale annessa

02-07-2012

AGNOLI DIVORZIA DA PIROLA

Non tutti i matrimoni finiscono con un happy ending. Alcuni entrano in crisi dopo qualche anno, altri non arrivano neanche a essere consumati. Ormai si può parlare di divorzio tra Marcello Agnoli (in foto) e Pirola Pennuto Zei & Associati, ultimo capitolo della turbolenta unione tra l'insegna del ragionier Giuseppe Pirola e Agnoli Bernardi.
Agnoli - ex numero uno di Pavia e Ansaldo, dalla cui costola era nato Agnoli Bernardi - è pronto a lasciare lo studio per entrare nella realtà fondata da sua figlia, Caterina, assieme a Filippo Giuggioli, figlio del presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano, Paolo.

A breve dovrebbe arrivare una nota con la quale lo studio Pirola darà le spiegazioni sulla vicenda.

Vicenda che, probabilmente, richiede un'analisi anche all'interno. Del resto, la convivenza tra le due anime dello studio Pirola Pennuto Zei, quella legal e quella tax, si è rivelata in questi anni fonte di successo, ma anche di problemi. Il connubio è stato a volte vincente (le due expertise hanno permesso allo studio di essere la prima insegna straniera nel Regno Unito ad aver fatto domanda per strutturarsi nella forma di veicolo Abs, Alternative business structure). A volte difficile. Basti ripercorrerne la storia.

Era il settembre 2008 e una nota stampa confermava l’integrazione tra Pirola Pennuto Zei e Agnoli Bernardi (studio nato dallo spin off di Pavia e Ansaldo), e la nascita dello studio Pirola Pennuto Zei Agnoli Bernardi. Un patto associativo sottoscritto anzitutto da Marcello Agnoli  e Maurizio Bernardi. Con loro Francesca Lodigiani e Giorgio Spanio con il “grado” di soci fondatori. Alessandra Azzolini, Renzo Cavalieri e Luciano Vasquez in qualità di of counsel (sebbene i primi tre avessero precedentemente la qualifica di partner, lateral partner e partner). Nell’elenco degli associati, poi, gli avvocati Francesco Arecco, Paolo Bianco, Frank Diemer e Carlo Navone.
Un'intesa, quella tra i due studi, che però da subito si è dimostrata traballante. A pochi mesi dalla fusione, nel febbraio 2009, le prime due uscite: Renzo Cavalieri entra in Bep con la carica di of counsel; mentre Paolo Bianco diventa name partner dello studio Musy Bianco (affiancandosi all'ex Agnoli Bernardi Alberto Musy). Nel luglio dello stesso anno è la volta di Carlo Navone e Frank Diemer: il primo entra in Agnoli Giuggioli, Diemer in Orrick. Ha vita più lunga, ma non di molto, la coabitazione tra i brand Pirola Pennuto Zei e Agnoli Bernardi. Dal 15 gennaio 2011 l'insegna torna ad essere Pirola Pennuto Zei & Associati. E le defezioni degli ex Agnoli Bernardi ricominciano. In aprile, Francesco Arecco entra in qualità di senior associate in Baker & McKenzie. In maggio Luciano Vasquez entra come socio in Agnoli Giuggioli.

Oggi, confermata anche l'uscita di Marcello Agnoli, in base allo storico di TopLegal.it, scende a tre il numero di soci di Pirola ex Pavia ed ex Agnoli Bernardi rimasti in squadra: Maurizio Bernardi, Francesca Lodigiani e Giorgio Spanio.

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