Aifi, si alla tassazione sul risultato realizzato

13-10-2009

Aifi si inserisce nel dibattito in corso alla Commissione Finanze del Senato sul Disegno di legge n. 1784, riguardante l’allineamento della tassazione dei fondi esteri ai fondi italiani, per sostenere la necessità di un intervento normativo che non penalizzi ulteriormente la tassazione a carico dei fondi italiani, in particolare dei fondi mobiliari chiusi che investono nelle piccole e medie imprese italiane non quotate.

Ad oggi, infatti, esiste una discriminazione, più volte sottolineata agli Organi Legislativi, che
penalizza i fondi italiani, tassati sul risultato della gestione maturato in capo al fondo, a
vantaggio dei fondi esteri, che sono tassati secondo il più moderno ed internazionalmente
condiviso sistema della imposizione sul risultato realizzato in capo ai partecipanti.

Questo regime, attualmente applicato ai fondi di "private equity", ha generato per i fondi italiani
uno svantaggio competitivo notevole rispetto a quelli di diritto estero, che applicano l'aliquota
sostitutiva solo al momento dell'uscita dell'investitore dal fondo, e che evidenziano, quindi,
durante la vita del fondo, rendimenti più elevati perché al lordo di tale ritenuta. Inoltre, sempre
per i fondi di "private equity", questo regime ha creato non pochi problemi all'operatività pratica, allontanando i gestori italiani dalla possibilità di applicare metodi di valutazione delle
partecipazioni allineati a quelli previsti dalla prassi internazionale.

Per questo Aifi appoggia l’emendamento al testo, presentato dalla Senatrice Maria Ida
Germontani (PDL), volto a riequilibrare questa situazione di svantaggio, attraverso
un’imposizione direttamente in capo ai partecipanti al momento della percezione dei proventi.


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