Scenari

Aim Italia, quali opportunità per le Pmi?

Il potenziale è grande, ma non tutte le aziende ne approfittano. Antonella Brambilla di Dentons: «la forma mentis ha un ruolo centrale. Con la quotazione, l'azienda esce dalla sua dimensione privata per diventare pubblica. L'imprenditore deve sposare questo concetto»

27-02-2019

Aim Italia, quali opportunità per le Pmi?

 

 

La Borsa non è un affare solo per grandi aziende. Nel 2019 l’Aim, il segmento di Borsa italiana dedicato alle Pmi dinamiche e competitive, compie dieci anni. Attualmente sono quotate su Aim 114 aziende, rappresentative di 13 comparti industriali, con una raccolta totale in quotazione di 3,7 miliardi di euro.

Ma quali sono le caratteristiche di una quotazione su Aim? L’impianto regolamentare si caratterizza per la relativa semplicità dei processi di ammissione. E il percorso di quotazione è calibrato sulla struttura delle piccole e medie imprese, basandosi sulla figura centrale di un consulente – il nomad – che accompagna la società durante la fase di ammissione e per tutta la permanenza sul mercato. 

Nonostante la semplificazione del processo di quotazione, secondo Luca Tavano, head of product development mid & small caps presso Borsa Italiana, «c’è un grosso capitale di aziende che potrebbero accedere al nostro mercato, ma ancora non l’hanno fatto». Perché? Spesso si tratta di una reticenza culturale da parte dell’imprenditore: anche la quotazione su Aim prevede ovviamente che l’azienda esca dalla sua dimensione privata per diventare pubblica. E questo richiede regole e trasparenza, come sottolinea Antonella Brambilla, partner di Dentons, lo studio che ha agito come legal advisor nel recentissimo sbarco su Aim della società attiva nel settore tech Neosperience, che ha avviato la negoziazione delle azioni lo scorso 20 febbraio. 

Come evidenziato da Brambilla, «la forma mentis ha un ruolo centrale: quando si affronta un processo di quotazione, si chiede fiducia al mercato. Per questo motivo, il mercato deve essere sempre in grado di capire la società, i suoi numeri e le sue strategie. L'imprenditore deve sposare questo concetto». La forma mentis, però, da sola non basta. Basilare è la presenza di una struttura interna (organigramma), che condivida e supporti il processo di quotazione. Inoltre, è fondamentale la corporate governance: anche se quando si parla di Aim la corporate governance è autoregolamentata, il consiglio di amministrazione, che spesso nelle Pmi è composto da familiari, dovrebbe integrare dei consiglieri indipendenti. Ancora una volta per assicurare al mercato terzietà e trasparenza di gestione. Motivo per cui ci sono procedure e registri da mantenere, a garanzia del “ben fatto”.

Ma perché una Pmi dovrebbe scegliere di quotarsi su Aim? Quali opportunità può cogliere? Alcune delle ragioni sono fornite da Emmanuele Mastagni, responsabile della divisione capital market di Dgpa&Co, società fondata nel 1991 da Maurizio Dallocchio e Luciano Avanzini e attiva nel corporate finance: «Le principali motivazioni per accedere alla quotazione su Aim Italia sono: velocità, costi contenuti e aumento della visibilità».

Oltre a reperire risorse economiche – che rimane la motivazione principale di una quotazione – ci sono, quindi, anche motivazioni secondarie. In particolare, è un processo che fa guadagnare alla società in trasparenza e visibilità. L’Aim, inoltre, è l’unico mercato non regolamentato su cui si possono quotare Pmi innovative, non essendo previsto un numero minimo di anni di esistenza della società. 

Eppure, come sottolineato da tutti gli operatori, il mercato Aim potrebbe essere certamente più dinamico. Un aiuto arriva dal Fisco. Infatti, sono state previste delle agevolazioni fiscali dalla Legge di Bilancio 2018, che ha approvato il credito d’imposta, fino a un importo massimo pari a 500mila euro, sul 50% dei costi di consulenza sostenuti per la quotazione in Borsa delle Pmi fino al 31 dicembre 2020. Le agevolazioni fiscali potrebbero senz'altro rappresentare un incentivo e un volano per le Pmi. Adesso, non rimane che attendere i risultati.

 

 

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Dentons AntonellaBrambilla Borsa Italiana, Neosperience, Dgpa&Co


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