Unione europea

Aiuti di Stato, gli studi dinanzi al Tribunale Ue

Cleary Gottlieb, Rccd, Santa Maria e Jones Day nel procedimento che ha portato il Tribunale UE a stabilire che l’intervento attuato dal Fitd a sostegno di Banca Tercas non costituiva aiuto di Stato

19-03-2019

Aiuti di Stato, gli studi dinanzi al Tribunale Ue


Cleary Gottlieb Steen & Hamilton ha rappresentato con successo il fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) innanzi al tribunale dell’Unione europea nel giudizio avente ad oggetto l’impugnazione della decisione del 23 dicembre 2015 con cui la Commissione dell'Unione europea aveva ritenuto che l’intervento volontario del Fitd a sostegno di Banca Tercas costituisse un aiuto di Stato, concesso in violazione dell’art. 108(3) Tfue e incompatibile con il mercato interno.

All'interno del medesimo procedimento, Rccd con Michele Crisostomo e lo studio Santa Maria con Alberto Santa Maria, Edoardo Gambaro e Francesco Mazzocchi hanno assistito vittoriosamente Banco Popolare di Bari (acquirente e successore giuridico di Banca Tercas). 

Il Fitd è stato assistito da Mario Siragusa (in foto), Giuseppe Scassellati Sforzolini e Gianluca Faella dello studio Cleary Gottlieb, coadiuvati da Alessandro Comino.

Nel giudizio dinanzi al Tribunale è intervenuta anche la Banca d’Italia, assistita da Marino Ottavio Perassi, Olina Capolina, Monica Marcucci e da Jones Day nella persona di Mario Todino.

Il Tribunale ha accolto il ricorso del Fitd e degli altri ricorrenti, annullando la decisione della Commissione per aver quest’ultima erroneamente ritenuto che le misure a favore di Banca Tercas fossero imputabili allo Stato e presupponessero l’uso di risorse statali. 

Secondo il Tribunale, la Commissione non ha fornito indizi sufficienti per affermare che l’intervento è stato adottato sotto l’influenza o il controllo effettivo delle autorità pubbliche. Al contrario, il Tribunale ha ritenuto che (i) il Fitd è un consorzio di diritto privato che agisce per conto e nell’interesse delle consorziate ed è privo di elementi di natura organica che possano legarlo alle autorità pubbliche; (ii) gli interventi volontari di sostegno del Fitd a favore di banche in difficoltà mirano principalmente a perseguire gli interessi privati delle banche consorziate, evitando le conseguenze economiche più onerose di un rimborso dei depositi in caso di liquidazione coatta amministrativa e ulteriori effetti negativi per l’intero settore bancario; (iii) la Banca d’Italia si è limitata a esercitare le sue ordinarie funzioni di vigilanza prudenziale, senza aver alcun potere di imporre al Fitd l’intervento in questione.

Con riferimento alla natura statale delle risorse, il Tribunale ha ritenuto che i fondi concessi a Banca Tercas sono stati forniti dalle banche consorziate, nell’interesse delle stesse, nel presupposto che l’intervento fosse meno oneroso del rimborso dei depositanti.

La sentenza Tercas avrà importanti implicazioni per la gestione delle crisi bancarie in Europa, riconoscendo che interventi volontari di sostegno a banche in difficoltà finanziati dal sistema bancario non sottostanno alle norme sugli aiuti di stato.

Notizia integrata il 20 marzo 2019 ore 10:00: si integra aggiungendo ruolo e team degli studi Rccd e Santa Maria.  

Notizia integrata il 21 marzo 2019 ore 10:20: si integra aggiungendo ruolo e team di Jones Day. 

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