La Repubblica di San Marino ha presentato oggi a Milano il nuovo decreto delegato blockchain, volto a garantire maggiore trasparenza, chiarezza e semplicità̀ sulle norme per le applicazioni della tecnologia del registro distribuito (distributed ledger technology).
Promotori della nuova disposizione sono la segreteria di stato per l’industria della Repubblica di San Marino e San Marino Innovation, l’istituto per l’innovazione della Repubblica, che si sono avvalsi della collaborazione di un nutrito gruppo di professionisti, tra cui lo studio Gattai Minoli Agostinelli e lo studio Loconte.
Per lo studio studio Gattai Minoli Agostinelli hanno lavorato al decreto Emanuela Campari Bernacchi, Valentina Lattanzi e Licia Garotti occupandosi della parte finanziaria (definizione e regolamento token), Stefano Loconte, name partner dell'omonimo studio, si è occupato della parte fiscale e trust.
Il decreto delegato blockchain, oltre a riconoscere la tecnologia blockchain con una definizione, disciplina l’emissione di due categorie di strumenti digitali (token) quali paradigma di nuovi modelli economici: i token di utilizzo (che consentono l'accesso futuro ai prodotti e servizi offerti da un'azienda e, pertanto, non costituiscono un investimento né soggiacciono alle regole proprie delle attività di investimento) e i token di investimento (security token, strumenti digitali il cui valore deriva da un asset sottostante - azioni, strumenti finanziari partecipativi e titoli di debito dell’emittente - che può essere scambiato).
Inoltre, una peculiarità della proposta sammarinese è l’utilizzo dell’istituto del trust come veicolo per la gestione dell’attività di emissione dei token.
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