AL VIA LA LIBERALIZZAZIONE DELLE CONTROVERSIE SOCIETARIE, BANCARIE E FINANZIARIE

18-01-2007

AL VIA LA LIBERALIZZAZIONE DELLE CONTROVERSIE SOCIETARIE, BANCARIE E FINANZIARIE

Con l’attivazione del Registro degli Organismi di conciliazione autorizzati a gestire le controversie in materia societaria, finanziaria e bancaria, prende il via in Italia il processo di liberalizzazione delle controversie societarie, bancarie, finanziarie e assicurative. Ad iscriversi in tale registro potranno essere tutte quelle società private che, sotto il controllo del Ministero di Giustizia, offrono assistenza finalizzata alla risoluzione di tali controversie, agendo sul mercato in modo alternativo ai Tribunali. Con l’iscrizione al registro, infatti, l’accordo di conciliazione sottoscritto dalle parti tramite il conciliatore privato avrà valore esecutivo, e non più contrattuale.

 
La prima società ad ottenere l’iscrizione è stata ADR Center (www.adrcenter.it), fondata nel 1998 da Giuseppe De Palo e Leonardo D’Urso (in foto). La società è specializzata anche nella risoluzione di controversie civili e commerciali e fa parte di Medal, network composto da 300 professionisti dislocati in 28 uffici tra Europa, Stati Uniti, Africa e Asia. Ogni anno ADR Center risolve oltre 12 mila controversie e recentemente è stata selezionata dalla Commissione Europea per la promozione della conciliazione e dell’arbitrato nei dieci paesi del Mediterraneo del valore di 1,5 milioni di euro. «Erano tre anni che aspettavamo questa iscrizione» commenta a TopLegal D’Urso, direttore generale di ADR Center, «e finalmente i cittadini italiani e le imprese, nonché gli avvocati, potranno rivolgersi a un soggetto privato che è alternativo a tutti gli effetti a qualsiasi Tribunale».
 
Appare evidente come sul mercato potranno presto fare la loro comparsa società di conciliazione private pronte a cavalcare questo business, il cui organico è costituito prevalentemente da avvocati, notai, commercialisti e periti. «Rivolgendosi a un conciliatore privato» continua D’Urso, le parti e i rispettivi legali hanno la possibilità di risparmiare tempo e costi. L’85% delle controversie, infatti, sono risolte solitamente nell’arco di 35 giorni e, allo stesso tempo, tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di conciliazione gestiti dai conciliatori della società sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di altra natura. Il costo del servizio varia da 80 fino a due mila euro, a seconda del valore della controversie e del tempo in cui essa è risolta».
 
Il dado è tratto. Ora il prossimo passo potrebbe essere quello della liberalizzazione di questo sistema di conciliazione privato anche alle controversie civili e commerciali, realizzando così sul mercato italiano una concorrenza tra pubblico e privato, la cui virtuosità però sarà tutta da dimostrare.


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