Come anticipato da TopLegal a luglio, parte la prima indagine diretta agli operatori del settore pubblico per fare il punto sui presidi anticorruzione e raccogliere indicazioni sulla diffusione del beauty contest nel settore pubblico italiano. A commissionare l’indagine a TopLegal di nuovo 4cLegal, realtà fondata e portata avanti da Alessandro Renna, ideatore del software che informatizza l’intero processo di beauty contest.
In partnership con 4cLegal, promotore della survey è Aitra, l'associazione dei responsabili della prevenzione della corruzione e dei responsabili della trasparenza, costituitasi a Milano lo scorso giugno per valorizzare il ruolo del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza nell'ambito pubblico.
«La mission di Aitra è in primo luogo quella di studiare l’applicazione sul campo della normativa anticorruzione, valutando cosa implichi, in termini pratici, adottare e mettere in opera i presidi a garanzia del sistema di prevenzione della corruzione. E come lo si possa fare senza ostacolare lo svolgimento dell’attività amministrativa e d’impresa», spiega Giorgio Martellino, presidente Aitra e general counsel e compliance officer di Acquedotto Pugliese.
«L’introduzione recente della Legge 190/2012 e dei suoi provvedimenti attuativi, a cui hanno fatto seguito le numerose circolari e provvedimenti dell’Anac, rappresentano un deciso intervento per ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione», aggiunge Giovanni Meo, responsabile della prevenzione della corruzione (Rpc) e responsabile per la trasparenza (Rt) di Anas. E prosegue: «Tuttavia, i provvedimenti emanati sono apparsi da subito non del tutto coerenti con situazioni specifiche quali quelle delle società di diritto privato in controllo pubblico, portando così dubbi nelle interpretazioni e nelle specifiche applicazioni, a volte risultate difformi fra i vari soggetti».
È così che nasce l’idea di una survey con 4cLegal. Livia Panozzo, Rpc ed Rt di Consip, lo ben sintetizza. «Nell'ambito delle iniziative conformi alla mission di Aitra si è sentita la necessità di promuovere una survey che è stata elaborata con lo scopo di fotografare la realtà relativa allo stato di adeguamento delle società ed enti soggetti alle disposizioni della legge anticorruzione e dei suoi decreti attuativi. A questo fine si è realizzato un apposito questionario che pone l’accento su aspetti legati all’anticorruzione e alla tutela della trasparenza».
Chiosa Martellino: «Speriamo che i dati raccolti, oltre a fornire una buona informativa sullo stato di applicazione della normativa di riferimento, consentiranno, una volta elaborati, di trarre importanti spunti da condividere sia a livello associativo che a livello istituzionale. Questo nell'ottica di orientare meglio il legislatore e le autorità di regolazione e controllo anche verso l'adozione di una normativa anticorruzione e trasparenza che possa coniugare l'efficacia della sua azione preventiva con la sostenibilità operativa».
Alessandro Renna, fondatore e Ceo di 4cLegal, commenta: «Siamo estremamente fieri di condividere con Aitra un’iniziativa chiave in materia di trasparenza. Nella prospettiva di 4cLegal, l’affidamento di incarichi professionali non può prescindere dallo svolgimento di procedure comparative trasparenti e tracciate: l’esborso di risorse da parte di soggetti pubblici deve essere l’epilogo di un processo lineare, oggettivo e sempre verificabile. Esattamente quello che oggi 4cLegal è in grado di garantire, gratuitamente, a tutte le società pubbliche».
Dello stesso avviso di Renna in merito alla necessità di trasparenza nell’affidamento degli incarichi anche Sergio Fienga, socio di Caiazzo Donnini Pappalardo, e Damiano Lipani, socio di Lipani Catricalà.
«Il beauty contest ormai è uno strumento essenziale perché discende dall’applicazione del principio cardine che regola l'attività amministrativa, ossia la trasparenza. Lo richiede anche la Corte dei Conti, che vede nello strumento l’arma più affilata per prevenire la corruzione in ambito pubblico e privato», commenta Fienga.
Concorde il parere di Lipani, che aggiunge: «Un sistema elettronico sicuramente evita ogni condizionamento da parte di chi deve valutare l’affidamento, rendendo più trasparente la procedura e garantendo una reale concorrenza tra gli studi. Consentendo nello stesso tempo alle amministrazioni di individuare i consulenti più adeguati alla loro domanda».
L'indagine sui presidi anticorruzione in materia di affidamento di incarichi di assistenza professionale costituisce l’inizio di una nuova attenzione di TopLegal per il settore pubblico e le sue dinamiche di incontro tra domanda e offerta di servizi professionali. Al termine dell’indagine, il tentativo di sintetizzare le indicazioni raccolte dagli operatori e di tracciare il profilo di una best practice secondo i principi che regolano l’azione amministrativa: economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza. I soggetti sondati appartenenti al comparto pubblico includeranno general counsel e uffici legali, internal audit e direttori affari societari.
La nuova ricerca sui presidi anticorruzione nelle amministrazioni pubbliche segue la prima indagine sul beauty contest in Italia conclusasi a giugno. In questa occasione sono stati interpellati 80 soci senior attivi nei maggiori studi legali in Italia, insieme a oltre 300 direzioni legali e 40 Sgr. La ricerca vedrà il suo epilogo con il Position Paper 4cLegal in uscita questo autunno.
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