AL VIA LA RIFONDAZIONE DI SJ BERWIN

Sj Berwin, atto secondo. La sede italiana si appresta a vivere una vera e propria fase di rifondazione a quattro anni dal suo sbarco in Italia. Secondo quanto TopLegal ha potuto appurare, il notaio Alberto Morano, fino a questo momento managing partner dello studio in Italia, ha rassegnato le proprie dimissioni e si appresta a lasciare la law firm che egli stesso aveva portato in Italia, a fine  2005, dopo l’esperienza in White & Case.
Il timone dello studio, secondo quanto risulta a TopLegal, è stato affidato dal quartier generale londinese a due soci italiani: Emidio Cacciapuoti (nella foto), responsabile del Tax e  Massimo Chiaia (già administrative partner della sede italiana) numero uno dell’area Corporate e Commercial. Un ruolo chiave, in questa rifondazione dello studio, lo avrà anche l’avvocato Valentina Pomares, fino ad oggi, counsel e responsabile della practice di diritto del lavoro.
La strategicità della sede italiana dello studio, quindi, non sembra in discussione anche perché rende più appetibile la dote che Sj Berwin sarebbe in grado di portare alle probabili “nozze” con lo studio americano Proskauer.
Il piano strategico che questi professionisti hanno intenzione di attuare è incentrato sulla costruzione di una struttura che riesca a presidiare il cosiddetto Mid Market. Pertanto, se da un lato il Corporate rimane il core business dello studio, dall’altro il target diventano le Pmi, nella consapevolezza che i big deal sono destinati a diventare sempre più rari e sempre più difficili da intercettare per una struttura come Sj Berwin.
Ad onor del vero, i primi segnali di questo cambio di rotta erano già arrivati un anno fa (si veda TopLegal n. 9/2009) quando nel delineare le linee strategiche per il futuro, il Morano prospettò una riduzione del peso percentuale dell’attività nel Private equity (che all’inizio dell’avventura dello studio in Italia aveva avuto una funzione propulsiva grazie a clienti della portata di Cvc Capital Partners) e una corrispondente crescita dell’importanza della practice di Corporate.
In quell’occasione, il managing partner fece sapere anche di avere avuto un via libera da parte della casa madre per arruolare altri due full equity partner per Milano. Nel frattempo, però, non solo non sono arrivati i nuovi soci, ma sono andati via due di quelli che già operavano nello studio: Davide Balboni, antitrustista, passato a Ughi e Nunziante e il Corporate lawyer Arturo Meglio, membro del gruppo storico di Morano, passato nelle fila di Bird & Bird.
La rifondazione a cui lavoreranno Cacciapuoti e Chiaia, con tutta probabilità, si accompagnerà anche ad una ristrutturazione dell’organizzazione e dell’organico dello studio. Sempre secondo quanto TopLegal ha potuto appurare, i soci chiamati a traghettare la branch milanese della law firm in questa nuova fase avranno anche il compito di rimpolpare la squadra che oggi conta in tutto una ventina di professionisti, tra cui 5 partner. La ricerca di soci da inserire nel team, però, guarderà con attenzione alla capacità di tali professionisti di inserirsi nel progetto Sj Berwin condividendone i principi fondanti. È possibile, quindi, che a valle del processo di riorganizzazione alcuni dei soci attuali scelgano di lasciare lo studio.
Quanto al futuro del notaio Morano, i bene informati lo danno in trattativa con uno studio internazionale (Dewey & LeBoeuf è il nome che circola più insistentemente) in cui potrebbe fare il proprio ingresso con il ruolo di of counsel.