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Aliquota iva sulle bevande, la ragione va a Confindustria con Andreani

L'Agenzia delle Entrate ha stabilito che è applicabile l’aliquota agevolata del 10% all’erogazione di bevande mediante distributori semi-automatici in uso in ospedali, mense o alberghi

07-04-2017

Aliquota iva sulle bevande, la ragione va a Confindustria con Andreani

La Direzione Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate, confermando la soluzione interpretativa propostale da Confindustria - assistita da Giulio Andreani (in foto) - ha preso posizione sull’aliquota iva applicabile all’erogazione di bevande mediante distributori “semi-automatici”, eseguita dall’impresa produttrice di tali beni a favore di gestori di mense, alberghi e altre strutture ricettive o ospedali.

Il Fisco ha così risolto la querelle interpretativa insorta da tempo a tale proposito, stabilendo che è applicabile l’aliquota agevolata del 10 per cento, e non quella ordinaria del 22 per cento, perché si tratta comunque di somministrazione di alimenti e bevande, essendo il servizio fruito direttamente dagli utenti finali, nonostante la vendita abbia luogo a favore di un intermediario, e quindi di un soggetto diverso da questi ultimi.

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