AMMINISTRATIVISTI: UOVO OGGI O GALLINA DOMANI?

21-11-2013

In queste settimane tra gli amministrativisti sembrano nuovamente soffiare venti di fuga dagli studi multipractice. Di oggi la notizia dell’uscita di Fabio Giuseppe Angelini con un team di tre professionisti dalla sede milanese di Pavia e Ansaldo. Angelini avvierà a Milano un'associazione professionale con Franco Gaetano Scoca, specialista di diritto amministrativo e fondatore dell'omonimo studio con sede nella capitale. Di qualche giorno fa l’addio a Legalis di Xavier Santiapichi, che ha deciso di fondare una  propria insegna, seguito da tutto il gruppo di diritto amministrativo di Legalis. E andando indietro di poche settimane, a ottobre risale l’uscita di Dario Ruggiero da Bonelli Erede Pappalardo alla volta della boutique fondata dall’ex collega Fabio Cintioli.

Mentre la crisi imperversa, scegliere la formula boutique per chi si muove nei perimetri di una practice anticiclica si rivela essere il modo migliore per massimizzare i profitti. Se per i grandi studi, da anni in lotta con margini sempre più risicati, la presenza di professionisti specializzati in settori anticiclici, in cui la marginalità è ancora alta, diventa sempre più importante; per chi opera in queste nicchie il discorso è inverso. Mentre un tempo entrare in una grande insegna prometteva un certo tornaconto in termini di volume d’affari, oggi che le operazioni straordinarie languono ha molto più senso giocare da liberi e collaborare con le grandi law firm dall'esterno, come boutique specializzata. 

Il passaggio di Angelini a Scoca fornisce il destro per un’ulteriore riflessione. Per una boutique di amministrativo tradizionale, fino a non molto tempo fa avere dei professionisti che operano a Milano sarebbe stato considerando quasi irrilevante. Ora, invece, potrebbe avere un valore strategico (od opportunistico). Roma, certo, resta punto nevralgico per il contenzioso amministrativo vista la presenza del Consiglio di Stato. A Milano, però, il diritto amministrativo, orientato quasi esclusivamente verso il settore stragiudiziale e strategico per il project finance, potrebbe godere di un’ulteriore spinta anticiclica dovuta all’Expo 2015. Non stupisce allora che la boutique di Cintioli, nonostante la recente fondazione, si sia già dotata di due sedi, così come che Scoca abbia deciso di aprire sulla piazza milanese. 

Che si tratti di optare per la formula boutique o di aprire su una nuova piazza, anche l’amministrativo – come in precedenza è accaduto al labour – sembra muoversi sulla spinta di ragioni opportunistiche dettate dalla sua anticiclicità. Quando la morsa della crisi si serra, la tendenza dei professionisti italiani sembra prediligere il guadagno immediato sull’investimento a lungo termine. Ma, per la legge del mercato, la congiuntura favorevole non durerà per sempre. È allora che la tenuta sul mercato sarà garantita solo a chi sarà stato mosso da una visione di lungo periodo. 

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BonelliErede, Pavia e Ansaldo, Legalis FabioCintioli, Fabio GiuseppeAngelini, XavierSantiapichi, Franco GaetanoScoca, DarioRuggiero Consiglio di Stato


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