Sfide in vista per gli in-house nei prossimi anni. Alcune derivanti dall’applicazione del nuovo Codice degli appalti e dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), altre legate al rapporto con gli enti pubblici. Emerge dall’ultima ricerca del Centro Studi TopLegal sul settore amministrativo. Le nuove classifiche saranno disponibili a novembre sul sito e incluse nella TopLegal Review di dicembre 2023/gennaio 2024. L’aggiornamento della ricerca ha coinvolto legal counsel, general counsel, Cfo, Ceo, responsabili gare e appalti.
Intercettare le possibilità di sviluppo grazie ai fondi del Pnrr, collaborare con le pubbliche amministrazioni nella sfida della rigenerazione urbana, aumentare lo sviluppo di progetti greenfield (ossia in terreni verdi, privi di vincoli e inquinamento), rivedere la contrattualistica rispetto ai temi Esg: sono alcune delle sfide menzionate nella ricerca dagli in-house. In questo scenario, la consulenza degli studi legali gioca un ruolo fondamentale. Gli in-house si aspettano un concreto supporto in termini di semplificazione, aggiornamento, formazione, coordinamento delle procedure, sostenibilità dei costi e dialogo trasparente.
Le previsioni degli in-house sull’amministrativo
L’81% delle figure aziendali intervistate reputa poco o per niente probabile la scelta di studi diversi o nuovi rispetto a quelli attualmente ingaggiati. Il restante 9% lo farebbe per sperimentare diverse competenze specifiche, ampliare la rosa di avvocati della società, oppure, perché tenuti ad applicare il principio di rotazione. Questa tendenza da parte di pubblica amministrazione e direzioni legali a confermare sempre con gli stessi studi legali è la spia di un mercato consolidato e pressoché immobile, dove le barriere all’entrata per gli incumbent sono molto alte e le possibilità di scalzare uno studio concorrente già consultato in precedenza sono molto basse.
Per quanto riguarda le esternalizzazioni, il 64% degli intervistati non prevede un aumento nel prossimo anno. Il 36% prevede un incremento in ambito contenzioso amministrativo, appalti e urbanistica, per le attività di consulenza e supporto in fase stragiudiziale, in ambito Pnrr e per la realizzazione di partnership pubblico-private. In particolare, il legal counsel di un’importante società del settore farmaceutico prevede un incremento del 10% delle attività di contenzioso e gare d’appalto.
L’impatto di Pnrr e nuovo Codice degli appalti
Dal lato dell’offerta, le novità legislative in ambito amministrativo hanno avuto per le insegne coinvolte nella ricerca un impatto rilevante sui volumi delle consulenze. Tra tutte, il nuovo Codice degli appalti ha incentivato una serie di attività di formazione sia interne allo studio, sia verso l’esterno attraverso corsi, webinar e newsletter. I consulenti legali hanno infatti dovuto rispondere alle esigenze degli operatori economici di allinearsi alle nuove disposizioni.
Anche il Pnrr ha creato nuove opportunità, spingendo ulteriormente gli investimenti green. Ne consegue la necessità per gli investitori di essere affiancati da consulenti legali esperti sotto i profili autorizzativi e regolatori. I professionisti legali ritengono inoltre che i Partenariati pubblico privato (Ppp) siano un importante fattore di sviluppo del mercato nel settore amministrativo, poiché sostituiranno una buona parte degli appalti pubblici. Un’ulteriore crescita legata ai fondi del Pnrr riguarda l’incremento delle basi d’asta per le gare di affidamento di servizi di assistenza legale da parte delle pubbliche amministrazioni.
In termini di investimenti, le insegne coinvolte si sono concentrate su formazione e tecnologia. Gli studi più sensibili al tema dell’innovazione digitale hanno puntato sullo sviluppo di strumenti e nuovi sistemi gestionali dell’archivio informatico. Consentendo al cliente di accedere alla pratica di riferimento, salvare nuovi documenti e visionare quelli in condivisione. Un focus particolare è stato posto sull’ambiente di lavoro e sulle esigenze dei professionisti, dando per esempio la possibilità di lavorare al di fuori dello studio grazie all’installazione della rete Vpn.
Questi investimenti fanno parte di una strategia più ampia che gli studi stanno perseguendo al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati per il prossimo futuro. Consolidamento e aumento della clientela, allargamento dei settori di attività, rafforzamento del proprio posizionamento sul mercato, aumento del fatturato, miglioramento della customer experience, potenziamento dell’operatività in ambiti specifici delle industry legate all’amministrativo, rafforzamento dei rapporti con studi internazionali, sono alcuni degli obiettivi che le insegne si sono prefissate per i prossimi tre anni.