Cambiano le regole di Anas per la definizione del contenzioso con le imprese appaltatrici. Il Consiglio di Amministrazione del gestore della rete stradale ed autostradale italiana, il cui responsabile degli affari legali e societari da ottobre è Claudia Ricchetti, ha abrogato le attuali procedure in materia di definizione del contenzioso giudiziale e stragiudiziale. Adottando una nuova procedura straordinaria con metodologie più trasparenti e l’incremento dei controlli. Ad oggi il valore dei contenziosi che riguardano Anas ammonta a circa 8.6 miliardi di euro, di cui circa 4.3 miliardi di euro relativi a riserve.
Il nucleo centrale della nuova procedura adottata dal Cda è rappresentato dalla previsione di appositi gruppi istruttori composti da personale interno e di un comitato valutatore che saranno coinvolti nella fase di analisi, prima, e di valutazione, poi, dei contenuti delle proposte individuate. Questo al fine di raccogliere e di combinare sinergicamente le diverse competenze tecniche, amministrative e legali della società, assicurando anche il coinvolgimento di rappresentanti di autorevoli Istituzioni.
“La nuova procedura – ha spiegato il presidente Gianni Vittorio Armani - ha tra i suoi obiettivi quello di garantire la massima trasparenza, eliminare possibili conflitti di interesse, prevenire rischi potenziali di elementi corruttivi. Il tutto nel rispetto delle disposizioni previste dal Codice dei Contratti Pubblici e dalla Legge Anticorruzione”. “La definizione del contenzioso – prosegue Armani – consentirà, inoltre, di definire in maniera certa gli oneri relativi agli investimenti in corso per la realizzazione delle infrastrutture stradali”.
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