Sì all'introduzione della class action in Italia. Il via libera dell'aula di Palazzo Madama arriva dopo una discussione animatissima con 158 sì, 40 no e 116 astenuti L'emendamento introduce nella Finanziaria l'articolo 53-bis, che istituisce e disciplina in Italia l'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori.
L'articolo introduce nel Codice del Consumo (Dlgs 206/2005) l'articolo 140-bis, tutto dedicato all'azione collettiva risarcitoria. Le associazioni dei consumatori e degli utenti possono richiedere singolarmente o collettivamente al tribunale del luogo ove ha la residenza il convenuto, la condanna al risarcimento dei danni e la restituzione delle somme dovute direttamente ai singoli consumatori interessati, in conseguenza di atti illeciti. Il Governo, entro 300 giorni (e non più 180 come inizialmente previsto), dovrà emanare un decreto del ministro della Giustizia, sentito il dicastero dello Sviluppo economico, per individuare una platea oltre alle 16 associazioni riconosciute dal Cncu (Consiglio nazionale consumatori utenti) come soggetti in grado di esercitare l'azione risarcitoria.
Prima che il decreto diventi operativo sarà sottoposto al parere delle commissioni competenti di Camera e Senato. L'articolo precisa che in caso di soccombenza anche parziale del convenuto, lo stesso é condannato al pagamento delle spese legali. In ogni caso, il compenso dei difensori del promotore dell'azione collettiva non può superare l'importo massimo del 10 per cento del valore della controversia.