Andrea De Carlo ha assistito con successo due imputati all’interno di un maxiprocesso concluso, dopo sette anni, con l’assoluzione di tutti e quindici i sottoposti a giudizio davanti al Tribunale di Torino perché «il fatto non sussiste».
La complessa vicenda giudiziaria, legata alla costruzione del secondo tunnel del Tenda, noto come "Tenda bis", ha visto tra gli imputati due figure principali coinvolte nel cantiere, assistite da Andrea De Carlo e dal suo team.
Il caso riguardava la costruzione del secondo tunnel del Tenda, un’opera strategica per i collegamenti tra Italia e Francia, attesa da anni dalla popolazione locale e dalle istituzioni. L’indagine aveva portato sul banco degli accusati i principali responsabili dei lavori: il direttore di cantiere e il manager dell’impresa incaricata di gestire tutti i cantieri del nord Italia.
Le accuse mosse dal pubblico ministero Chiara Canepa erano significative: frode in pubbliche forniture, truffa, falso e attentato alla sicurezza dei trasporti. Secondo la Pm, i reati sarebbero stati commessi con la presunta connivenza del personale Anas, che non avrebbe svolto adeguatamente la propria funzione di vigilanza.
Per i due principali imputati, erano state richieste pene di sette anni ciascuno, oltre a un risarcimento di quasi 25 milioni di euro da parte della Presidenza del Consiglio e del Comune di Limone Piemonte, in provincia di Cuneo.
La difesa di De Carlo ha completamente ribaltato le sorti del processo, portando all'annullamento dei capi d’imputazione.
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