Andreani conquista il primo round contro l'Agenzia delle Entrate sul caso "lista Falciani". Il Fisco aveva contestato, per gli anni 2006, 2007 e 2008, a un gruppo di contribuenti, i cui nomi erano presenti nella nota "lista Falciani" (l'elenco dei presunti evasori titolari di conti correnti segreti presso una filiale estera della banca Hsbc) l'evasione di redditi per un importo pari a quello delle somme depositate presso tale istituto di credito. I contribuenti, assistiti da Giulio Andreani e dall'associate Irene Avanzini, hanno però vinto il primo confronto con il fisco. Infatti, i giudici tributari, pur non pronunciandosi sull'eccezione di inutilizzabilità nel processo tributario della "lista Falciani" in quanto illegalmente acquisita dall'amministrazione finanziaria francese e da quella italiana, accogliendo un diverso motivo difensivo hanno affermato che non può essere applicata retroattivamente e non è applicabile al caso di specie la norma, introdotta nel 2009 e invocata dall'Agenzia delle Entrate nell'avviso di accertamento emesso, secondo cui le somme detenute in "paradisi fiscali" si presumono costituite mediante redditi sottratti a tassazione.