Navalmarket, compagnia di navigazione inglese che effettua trasporti internazionali e ha uffici in diversi paesi tra cui l’Italia, chiarisce la sua posizione nei confronti del Fisco italiano.
Gli ispettori del Fisco avevano contestato a Navalmarket l’esistenza di una stabile organizzazione in Italia e le avevano conseguentemente contestato la mancata tassazione nel nostro paese di redditi ivi prodotti per oltre cento milioni di euro.
La società inglese, con l’assistenza di Giulio Andreani, ha però dimostrato all’Agenzia delle Entrate che gli uffici esistenti in Italia svolgevano una mera attività di agenti marittimi e che tale attività non poteva costituire, con riguardo ad una compagnia di navigazione, la contestata stabile organizzazione.
Pertanto la vicenda si è conclusa con l’annullamento dei rilievi elevati dagli ispettori del Fisco, senza il radicamento di un contenzioso tributario che sarebbe stato alternativamente di lunga durata e oneroso per entrambe le parti.