Jeffrey Greenbaum, partner della sede romana di Lovells e capo del team italiano dedicato ai Financial services, coadiuvato dal suo team ha riunito attorno a un tavolo i responsabili delle funzioni di compliance dei principali intermediari finanziari internazionali che operano in Italia attraverso succursali, alle prese con i problemi di adeguamento alle nuove norme in tema di Antiriciclaggio.
Con il decreto n 231 del 21 novembre 2007, l'Italia ha recepito la direttiva europea 2005/60/CE, introducendo una serie di misure destinate a rafforzare la strategia preventiva di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Una delle novità contenute nel decreto è l'introduzione del concetto di approccio basato sul rischio nell'ambito dell'attività di adeguata verifica della clientela e identificazione della stessa. Approccio che sta creando problemi agli intermediari, soprattutto per i rapporti continuativi preesistenti. L'obbligo di adeguata verifica della clientela può essere semplificato o rafforzato ed è esteso anche nei confronti del titolare effettivo. Ciò crea non pochi problemi all'operatività delle fiduciarie che devono soddisfare le richieste degli intermediari con cui hanno rapporti circa l'identità dei loro mandanti.
Con la nuova legge è stato abolito l'Ufficio italiano cambi e al suo posto è stata istituita presso Banca d'Italia l'Unità di informazione finanziaria che effettua controlli sul rispetto da parte dei soggetti obbligati delle disposizioni in tema di segnalazione di operazioni sospette e i casi di omessa segnalazione. I pareri del vecchio Uic sembrano oggi privi di valore e ciò crea uno stato confusionale all'interno delle divisioni compliance degli intermediari. Gli ispettori della Banca d'Italia già stanno facendo dei controlli per capire quale sia il grado di adeguamento degli intermediari alle norme in tema di antiriciclaggio.
Assosim (Associazione italiana intermediari mobiliari), dal suo canto, si è attivata e nei prossimi giorni invierà una richiesta di chiarimenti al Mef e per conoscenza a Banca d'Italia e alla nuova Uif. Il documento è stato elaborato sulla base di una serie di incontri con gli intermediari al fine di approfondire risvolti pratici della nuova normativa.