Cleary Gottlieb ha assistito con successo Sky Italia dinnanzi all’Agcm nell’ambito di un’istruttoria avviata per un presunto abuso di posizione dominante nel settore televisivo.
Sky è stata assistita da un team composto dai propri avvocati interni
(Luca Sanfilippo, Simone Saccani, Antonio Mari e Alastair McNeil) e da
Cleary Gottlieb con Marco D’Ostuni (in foto), Pierantonio D'Elia e Ciro Daniele Piro.
Su denuncia di Rti (gruppo Mediaset), nel novembre 2010 l’Antitrust aveva ipotizzato che l’acquisto dei diritti audiovisivi per la trasmissione a pagamento di taluni incontri dei Mondiali di calcio Fifa del 2010 e del 2014 potesse costituire un abuso di posizione dominante contrario all’art. 102 del Trattato Fue. Successivamente, l’Autorità aveva esteso l’istruttoria all’acquisizione da parte di Sky dei diritti audiovisivi per la trasmissione a pagamento di alcuni incontri delle edizioni 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 della Uefa Champions League, ritenendo che da tali condotte potesse emergere una strategia complessiva idonea a escludere i concorrenti attivi nell’offerta dei servizi televisivi a pagamento.
Con provvedimento in data 23 aprile 2013, l’Autorità ha chiuso l’istruttoria senza accertare alcuna violazione in capo a Sky. In particolare, con riguardo ai diritti televisivi dei Mondiali di Calcio, in linea con la pronuncia della Corte arbitrale di Parigi del febbraio 2012 (che aveva rigettato le domande di Rti al riguardo), l’Autorità ha ritenuto che tali diritti non rappresentino un contenuto necessario per competere nell’offerta di servizi televisivi a pagamento, riguardando un evento che si svolge in un breve arco temporale ogni quattro anni.
Con riferimento alla Uefa Champions League, l’Autorità ha accertato che Sky ha acquisito i diritti in seguito a un confronto competitivo tra gli operatori interessati, nell’ambito di una procedura che prevedeva l’assegnazione secondo un approccio a piattaforma neutrale (ossia con pacchetti di diritti trasmissivi esercitabili su tutte le piattaforme televisive).
Inoltre, nel corso del procedimento, le parti hanno concluso un accordo che prevedeva l’acquisto da parte di Sky di spazi pubblicitari sulle reti in chiaro di Rti (superando il rifiuto opposto da quest’ultima), la sub-licenza reciproca dei diritti da esse detenuti per due delle tre stagioni della Uefa Champions League (2012-13 e 2013-14) e la sub-licenza a Sky dei diritti detenuti da Rti per due stagioni della Uefa Europa League.
Alla luce di tutti gli elementi emersi nel corso dell’istruttoria, l’Autorità ha quindi archiviato il procedimento avviato nei confronti di Sky.
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