Per L'Anac tutte le attività professionali legali svolte per le pubbliche amministrazioni rientrano nel concetto generale di appalto di servizi legali. La posizione dell'Autorità arriva a valle dello scompiglio destato dal nuovo Codice degli Appalti (Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50) presso studi legali e stazioni appaltanti in tema di affidamento del servizio legale. La stessa Anac ne fa riferimento in una nota ufficiale pubblicata sul sito, in cui afferma che nell’ambito della propria attività istituzionale, ha ricevuto diverse richieste di chiarimenti in ordine alle procedure da seguire per l’affidamento dei servizi legali alla luce della nuova disciplina contenuta nel nuovo Codice degli Appalti. Per fugare ogni dubbio, l'Autorità ha così deciso di elaborare un atto di regolazione finalizzato a fornire ulteriori indicazioni alle stazioni appaltanti sulle modalità di affidamento di tali servizi.
A tale riguardo vale evidenziare come il “vecchio” Codice, D.Lgs 163/2006, permetteva (lasciando in tal modo una possibilità di scelta) che un affidamento per servizi legali potesse essere ricondotto sia alla figura dell’appalto di servizi, ai sensi dell’art. 20, comma 1, del D.Lgs 163/2006, sia a quella della prestazione di opera intellettuale ai sensi degli artt. 2229 e ss. del Codice Civile con la conseguenza, in tale seconda ipotesi, di escludere l’applicazione delle disposizione del D.Lgs 163/2006 stesso, e lasciando, pertanto, più che uno spiraglio all’utilizzo degli incarichi intuitu personae.
Come si legge nel documento pubblicato dall'Autorità "la nozione comunitaria di appalto è molto lata e ben più ampia della nozione italiana, come desunta dal codice civile. Su questa scia il legislatore europeo ha ricondotto ogni attività professionale legale in favore delle pubbliche amministrazioni nel concetto generale di appalto di servizio legale, non operando alcuna distinzione tra incarico singolo e occasionale, eseguito dal professionista con lavoro prevalentemente proprio (senza una necessaria organizzazione) e incarico di assistenza e consulenza giuridica eseguita con organizzazione di mezzi e personale". E continua: "Indipendentemente dalla qualificazione civilistica del contratto di affidamento dell’incarico per la prestazione di servizi legali (attribuibile in base alle categorie giuridiche interne: prestazione d’opera intellettuale o appalto di servizi), è possibile ritenere che, ai fini della disciplina dettata dal Codice, l’affidamento di tale incarico deve essere ricondotto alla categoria degli appalti di servizi".
Ai sensi del Regolamento dell’08/04/2015 recante la disciplina della partecipazione ai procedimenti di regolazione e del Regolamento del 27/11/2013 recante la disciplina dell’analisi di impatto della regolamentazione (AIR) e della verifica dell’impatto della regolamentazione (VIR), l'Anac sottopone a consultazione pubblica il documento prodromico all’adozione del predetto atto di regolazione, attraverso il quale l’Autorità intende acquisire il punto di vista dei soggetti interessati sugli argomenti ivi indicati. Entro il 10 maggio sarà quindi possibile inviare le osservazioni sulle proposte contenute e l'indicazione di ulteriori elementi che si ritiene opportuno approfondire nell’atto di regolazione e proporre integrazioni su specifici aspetti.