Fiuto per il businnes e capacità di cogliere le opportunità del mercato. Sono questi gli elementi che in un contesto di crescita hanno portato alla nascita di Arblit, una boutique dedicata all’arbitrato e al litigation internazionale, fondata da Luca Radicati di Brozolo (in foto) e Michele Sabatini, ex Bonelli Erede Pappalardo (ora BonelliErede). Sono stati infatti fra i primi a capire che l’arbitrato internazionale stava diventando protagonista di una inversione di rotta.
L’insegna è nata il 1° ottobre 2013, con tre soci equity, Marco Torsello come of counsel specializzato nel litigation e sei collaboratori, specializzata in arbitrati e litigation internazionale, come sintetizzato dall’acronimo Arblit. Lo studio sfrutta agevolmente il trend del momento e, in linea con quanto già accaduto all’estero, dove si è assistito alla fuga dei professionisti verso le boutique specializzate in questo settore, si pone come naturale alternativa per cogliere le opportunità di un ambito nel quale il problema del conflitto di interesse è diventato particolarmente acuto.
A conferma del fatto che c’è una tendenza in atto è rilevante l’ingresso di Massimo Benedettelli in Arblit che aggiunge il suo nome all’insegna dopo solo un anno dalla sua nascita. Il modello di Arblit sembrerebbe pagare in termini economici: il fatturato del 2015, secondo le dichiarazioni dello studio, sarebbe raddoppiato rispetto all’anno precedente. Questo trend di crescita dimostrerebbe la bontà della decisione strategica di fondare una boutique specializzata in arbitrati e contenzioso internazionale, espressione innovativa che sembra aver passato la prova del mercato internazionale.
Lo studio dichiara la non intenzione di crescere e perdere la connotazione di boutique. «Dalla sua fondazione Arblit è già cresciuto e sta ulteriormente crescendo. Siamo molto contenti di ciò che siamo e di quello che facciamo, ma non volgiamo espanderci troppo e perdere la connotazione di boutique», commentano i soci, che indicano di essere piuttosto interessati a una direttrice di sviluppo riguardante esclusivamente il contenzioso. Una scelta che sfida le tendenze del mercato legale (sono le practice di contenzioso come Lombardi Molinari Segni a voler sviluppare il filone dell’arbitrato internazionale) ma fedele alla natura stessa dello studio.
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