Arblit, con Massimo Benedettelli (in foto) e Marco Torsello, ha assistito con successo AmTrust di fronte alla Corte di Cassazione contro il ricorso di Marco Lacchini relativo all'ordinanza del Tribunale di Milano che lo ricusava dal suo ruolo di arbitro nel procedimento arbitrale da 2 miliardi di euro e che vedeva contrapposti la stessa AmTrust e società facenti capo all'agente assicurativo Antonio Somma (qui la notizia relativa alla decisione del Tribunale).
La Corte di Cassazione, in data 31 agosto, ha infatti ritenuto irricevibile il ricorso di Lacchini.
La precedente richiesta di ricusazione, a cui il Tribunale di Milano aveva dato seguito, era stata presentata da AmTrust, dopo che la società era venuta a conoscenza di una serie di conversazioni acquisite da Black Cube, società di investigazioni. Black Cube aveva infatti registrato Antonio Somma mentre si vantava di poter controllare il collegio arbitrale attraverso una presunta relazione con uno degli arbitri, e Lacchini mentre asseriva di «poter in ogni caso influenzare le decisioni» (anche solo come membro del collegio) «nel caso si fosse presentato un contesto favorevole».
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