Armella compie 10 anni

In questi giorni festeggia il decimo anniversario Armella, studio di diritto tributario fondato a Genova da Sara Armella (in foto) che, dopo oltre quindici anni di collaborazione con Victor Uckmar, nel 2008 ha deciso di intraprendere la strada in proprio. Da allora, lo studio non ha mai perso la fisionomia di piccola boutique del diritto, ma con lo sguardo rivolto oltre i confini genovesi. A raccontarlo a TopLegal è la stessa Sara Armella, che ripercorre questi dieci anni di presenza sul mercato.

Qual è la sfida che ha deciso di cogliere 10 anni fa, lasciando lo studio di Uckmar? 
Ho avuto la percezione che il mercato stava cambiando, che le imprese avevano necessità di servizi altamente specializzati in alcune materie, legate all'internazionalizzazione e alla crescita del Made in Italy, mentre il diritto tributario "generalista" veniva attratto dalle società di revisione e da chi affianca le aziende nel day by day.

Una scelta non semplice quella dell'autonomia, a maggior ragione in un mercato a forte vocazione maschile come quello tributario italiano
Ha sicuramente richiesto molto più lavoro per risultare sempre credibile e preparata.

Quali sono stati i momenti fondamentali nei primi 10 anni di storia dello studio?
La vittoria di alcune cause pilota che hanno fatto giurisprudenza, penso per esempio ai contenziosi di Chiquita Italia in Corte di Cassazione per svariati milioni di euro e molte altre cause che hanno coinvolto primarie società internazionali, che mi hanno fatto conoscere anche all'estero. Poi l'apertura dello studio di Milano nel 2011, una scelta in controtendenza in un periodo di crisi, che però si è rivelata vincente per la costante crescita del lavoro della sede milanese. 

Come è cambiato il mercato in questi 10 anni?
Si sono ridotti, in generale, gli spazi per il contenzioso tributario, a causa dei tempi lunghi dei processi in Cassazione e complici i vari provvedimenti normativi di chiusura agevolata delle liti. In maniera più che proporzionale, però, è aumentata la consulenza specialistica e l'assistenza nella fase pre-precontenziosa.

Come avete rimodulato la vostra offerta di conseguenza?
Una maggiore attenzione alla pianificazione e all'assistenza alle imprese che lavorano con l'estero, in import ed export, attraverso la consulenza mirata, la formazione sui temi legati all'origine, al Made in Italy, all'Iva nei rapporti internazionali, alle accise. Diciamo che in questa fase il mood delle imprese è, giustamente, "prevenire è meglio che litigare (con il Fisco)". In questa direzione va anche la scelta di offrire l'assistenza per acquisire la certificazione doganale Aeo (operatore economico autorizzato) che fornisce molti vantaggi, anche economicamente valutabili, per le società.

Quali pensate siano le caratteristiche che vi differenziano dai vostri competitor?
Rispetto a chi ha alle spalle solo la consulenza, si rivela utile la mia esperienza di 25 anni di contenzioso, materia che mi appassiona moltissimo. Conoscere le questioni oggetto di contestazione è fondamentale per suggerire alle imprese soluzioni e revisioni dei contratti, al fine di eliminare i margini di contestazione. 

Quindi il contenzioso per combattere il contenzioso
Esattamente. In questo periodo stiamo sottoponendo a revisione una serie di contratti di vendita e di fornitura internazionale, al fine di ridurre i costi delle imprese e di annullare il rischio di contenzioso, fiscale e doganale, un bel risparmio.

Guardando al futuro, come vi immaginate?
Siamo uno studio piccolo ad alta specializzazione, con un'offerta anche economicamente competitiva. Non vogliamo snaturarci.