Infrastrutture e trasporti

Armella vince in Cassazione sull’Ici dei terminal portuali

La Corte suprema ha accolto il ricorso del Comune di Genova, affermando che deve essere assoggettata al pagamento dell’imposta l’intera area demaniale in concessione, comprensiva delle superfici «coperte» e «scoperte»

05-01-2021

Armella vince in Cassazione sull’Ici dei terminal portuali


Armella
(TLIndex197), in difesa del Comune di Genova, ha ottenuto un’importante sentenza della Corte di Cassazione in materia di Ici/Imu sui terminal portuali. La Cassazione, accogliendo il ricorso del name partner Sara Armella (in foto), con la sentenza emessa lo scorso 15 dicembre 2020 n. 28563, ha chiarito che gli operatori che gestiscono aree demaniali in concessione devono pagare l’imposta sia per le aree coperte (i fabbricati che sorgono sulle banchine) sia per quelle scoperte.

Il contenzioso riguardava un avviso di accertamento emesso dal Comune di Genova nei confronti di un Consorzio concessionario del terminal portuale. La Commissione tributaria regionale di Genova, in parziale accoglimento dell’appello proposto dal Comune, aveva ritenuto legittimo l’accertamento in relazione alle aree coperte, ma non dovuta l’Ici con riferimento alle aree scoperte.

Pronunciandosi su un tema al centro del dibattito dottrinale da molti anni, la Cassazione ha precisato che la concessionaria dei beni demaniali portuali è assoggettabile al pagamento dell’Ici anche per l’utilizzo delle aree scoperte, senza le quali non potrebbe svolgere la propria attività commerciale.

Armella lo scorso dicembre ha ottenuto un’importante sentenza della Corte di Cassazione in materia di sanzioni doganali in difesa di Antica manifattura gallaratese e Jet air service.


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