Arriva la sentenza penale per gli ex vertici di Risanamento. La prima sezione penale del Tribunale di Milano ha assolto con formula piena gli imputati - Luigi Zunino (in foto), ex presidente e Ad di Risanamento, Salvatore Mancuso, che era considerato l'amministratore di fatto, e l'ex direttore generale, Oliviero Bonati - nel processo per aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza della Consob.
Salvatore Mancuso è stato assistito da Nerio Diodà e Matteo Calori; Paolo Della Sala e Cesare Zaccone hanno difeso Luigi Zunino, mentre Paolo Veneziani e Sergio Ravaglia hanno curato il caso per Bonati.
Nel dettaglio, le accuse di manipolazione del mercato e ostacolo all'autorità di vigilanza riguardano due comunicati stampa diffusi il 23 febbraio 2009 e il 3 marzo 2009 che per l'accusa contenevano informazioni false, non rappresentando fedelmente l'entità del fabbisogno finanziario del gruppo nei successivi 12 mesi. I due comunicati erano stati emessi su sollecitazione della Consob ma, il primo in particolare, veniva considerato privo di esaustivo riscontro alle richieste della commissione.
La società Risanamento, ora guidata da Claudio Calabi, che era stata coinvolta in virtù della legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, ha patteggiato chiudendo così il procedimento a suo carico.
Il Tribunale aveva rigettato nel corso del processo un'istanza di patteggiamento presentata dalla difesa di Zunino a due anni (pena sospesa) con una ammenda di 120mila euro. Analoga istanza era già stata bocciata nel corso dell’ udienza preliminare.
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