I vertici di Bosch – difesi da Domenico Aiello (in foto) Giuseppe Bana e Fabio Cagnola dello studio Bana, e Francesco Centonze – sono stati assolti dal gup di Milano, Giuseppe Gennari, dall'accusa di "dichiarazione infedele".
I vertici della multinazionale attiva nella produzione di componenti per autovetture ed elettrodomestici erano accusati di aver eluso il fisco per una cifra vicina al miliardo di euro su quattro annualità di dichiarazioni.
Il contenzioso con l'erario per Bosch era iniziato nel 2010, a seguito di un accertamento della Agenzia delle entrate. A livello amministrativo, il colosso tedesco aveva chiuso la pratica versando al fisco una cifra intorno ai 320 milioni di euro. L'Agenzia delle entrate all'inizio aveva chiesto un miliardo e 400 milioni di euro. Consulente fiscale della difesa è stato Pirola Pennuto Zei.
Notizia integrata il 27 febbraio 2014 alle ore 17,35: si aggiunge alla notizia l'indicazione della consulenza fiscale prestata da Pirola Pennuto Zei.TAGS
Bana DomenicoAiello, GiuseppeBana, FabioCagnola, FrancescoCentonze Agenzia delle Entrate, Bosch