Assonime, occorre cautela sulla class action

06-12-2006

Class action, in Italia è meglio avere un atteggiamento graduale. E’ questa la posizione espressa da Stefano Micossi e Ginevra Bruzzone, rispettivamente direttore generale e vice direttore generale di Assonime, in occasione dell’audizione presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati in merito ai progetti di legge che prevedono l’introduzione in Italia di forme di azione collettiva per il risarcimento del danno. Il rischio, secondo Assonime, è che si introducano in Italia «artificiali incentivi alla litigiosità nei confronti delle imprese e degli intermediari finanziari». In particolare, Micossi ha richiamato l’attenzione su alcuni aspetti critici di una eventuale normativa, come quelli relativi alla legittimazione ad agire, ai filtri all’azione giudiziaria nelle forme di conciliazione preventiva e al vaglio del giudice sull’ammissibilità dell’azione collettiva. Assonime pertanto suggerisce che, come proposto recentemente da taluni, l’introduzione dell’istituto dell’azione collettiva per il risarcimento dei danni avvenga in modo graduale, attraverso una fase sperimentale. Per esempio, limitando l’azione ai danni di importo contenuto, secondo il modello in corso di adozione in Francia.


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