Assonime, un’aliquota per tutti i redditi di capitale

20-12-2006

E’ questo l’orientamento espresso da Assonime in occasione dell’audizione informale che si è svolta oggi presso la VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati sul disegno di legge delega in materia di riordino della normativa sulla tassazione dei redditi da capitale. Stefano Micossi e Ivan Vacca, rispettivamente direttore generale e condirettore generale di Assonime, hanno sottolineato la necessità di un sistema di tassazione che riduca al minimo il numero delle aliquote, meglio se a una sola. «Qualunque sia la misura unificata dell’aliquota», ha affermato Micossi, «essa dovrebbe applicarsi in linea generale a tutti i redditi finanziari, inclusi i titoli di Stato». Per Assonime, la nuova aliquota dovrebbe applicarsi a tutti gli strumenti finanziari, sia nuovi che precedentemente emessi, e riferirsi ai redditi che saranno percepiti a partire da una determinata futura, evitando così effetti retroattivi. Riguardo invece alla tassazione dei dividendi, Assonime ha proposto che l’aliquota unificata sia applicata su una base imponibile ridotta, al fine di evitare il cumulo su di essi sia dell’imposta sui dividendi che quella sugli utili della società partecipata.
Riguardo ai fondi, Assonime condivide la proposta sull’eliminazione della soggettività tributaria dei fondi, mentre ha criticato l’ipotesi di applicare l’imposta ai redditi maturati, invece che a quelli realizzati. Parere favorevole, invece, per il mantenimento di un sistema di tassazione differenziato per risparmio amministrato e risparmio gestito.

 


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