C'è anche Dla Piper tra le vittime del massiccio attacco informatico che sta colpendo diverse società in tutto il mondo a opera del ransomware Petya.
Come è possibile leggere sul sito dello studio: "La law firm, come molte altre società, ha riscontrato problemi con alcuni dei suoi sistemi a causa di un malware. Stiamo prendendo le misure necessarie per rimediare al problema al più presto possibile".
Nella giornata del 28 giugno lo studio ha rilasciato una seconda dichiarazione in merito all'attacco, specificando l'opera di tutela messa in atto dal team It che ha impedito la diffusione del ransomware: "Il 27 giugno 2017 i nostri sistemi di sicurezza avanzata hanno rilevato attività sospette sulla nostra rete che, in base alle nostre indagini, sembrano essere correlate all'evento informatico di portata globale conosciuto come Petya. Il nostro team It ha agito in modo rapido per impedire la diffusione del malware sospetto al fine di proteggere i nostri sistemi. Abbiamo immediatamente avviato indagini interne e attività di recupero, lavorando a stretto contatto con investigatori forensi e con le autorità competenti, tra cui l'Fbi e la UK National Crime Agency. Stiamo lavorando per riportare online i nostri sistemi in sicurezza".
Una terza nota ufficiale riportante informazioni utili per i clienti dello studio specifica, inoltre, l'assenza di una compromissione dei dati dei clienti: "I nostri esperti stanno lavorando per riportare i nostri sistemi in rete nel modo più rapido e sicuro possibile e stiamo cercando di riattivare il nostro sistema di posta elettronica entro questa sera. I nostri clienti sono la nostra massima priorità e stiamo lavorando a stretto contatto con loro per garantire il mantenimento del servizio. Non ci sono prove che suggeriscano che i dati dei clienti siano stati compromessi".
Il tema del rischio ransomware - malware che criptano i file presenti sul computer della vittima, richiedendo il pagamento di un riscatto per la relativa decrittazione - per gli studi legali era stato già approfondito da TopLegal sul numero di aprile/maggio di TopLegal Review.
Gli studi, soprattutto quelli più strutturati, hanno al loro interno informazioni di primaria importanza. Dati sensibili sul fronte giudiziario e commerciale che, se sottratti, possono essere rivenduti a soggetti terzi e utilizzati per trarne un vantaggio anticoncorrenziale. Non c'è da sorprendersi, dunque, che anche gli studi legali siano presi di mira da parte di chi fa del cybercrime il suo business.
Notizia integrata il 28 giugno 2016 alle ore 15.47: si aggiorna la notizia inserendo la seconda nota rilasciata e inviata dallo studio Dla Piper.
Notizia integrata il 28 giugno 2016 alle ore 16.51: si aggiorna la notizia inserendo la terza nota rilasciata e inviata dallo studio Dla Piper.
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