Compensi in calo nei full service e non adeguati a un monte ore in costante aumento. La pandemia ha aumentato il disincanto tra le schiere degli associate, soprattutto tra coloro che hanno più di cinque anni di anzianità professionale. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio condotto da TopLegal Review su un campione di 126 professionisti, con ruolo di praticante o collaboratore, rappresentativo di tutti i cluster di studi presenti sul mercato. Stando alle risposte, la disaffezione dei collaboratori resta alta: il 59% sarebbe molto o abbastanza propenso ad abbandonare l’insegna. Una percentuale in crescita negli ultimi 12 mesi.
Al sondaggio di settembre 2020, il dato si attestava al 35% (si veda l’articolo “Gli associate sognano il mondo in house”, TopLegal Review, nr. ottobre/ novembre 2020) all’indomani delle misure per fronteggiare la crisi di liquidità. L’anno scorso ha visto riduzioni dei compensi, taglio dei bonus e congelamento degli aumenti e delle promozioni. Misure drastiche che quest’anno sono state prolungate solo dal 9% degli studi.
A pesare oggi, quindi, è soprattutto un diffuso senso di sfiducia verso lo studio dopo 18 mesi di emergenza economico-sanitaria, lavorando in remoto o, forzatamente per volere dei soci, in ufficio, nonostante il timore per i contagi. Non sorprende che per il 32% degli associate le aspettative verso lo studio siano diminuite.
Non solo. Quasi la metà, starebbe pensando addirittura di abbandonare la professione. Il dato è comunque in contrasto (prosegue...)
L'articolo completo è stato pubblicato su TopLegal Review, ottobre/novembre 2021, disponibile su E-edicola. L'Osservatorio sulle remunerazioni degli associate di TopLegal mappa ogni anno il livello medio delle retribuzioni dei collaboratori con l'obiettivo di fare trasparenza sulle politiche remunerative del comparto.