Scenari

Avvocati, nel 2017 un volume d’affari da 13 mld

L'ordine più ricco è quello di Milano. La fascia d’età più redditizia rimane quella dei professionisti tra i 65 e i 69 anni. Intanto, gli avvocati crescono più della popolazione italiana

17-05-2018

Avvocati, nel 2017 un volume d’affari da 13 mld

 

Sono oltre 242 mila gli avvocati residenti in Italia al 31 dicembre 2017, lo 0,4% in più rispetto all’anno precedente (pari a circa mille professionisti), in flessione rispetto alla media degli ultimi anni del tasso di crescita degli avvocati iscritti agli albi. Il dato emerge da “I numeri dell’avvocatura”, documento redatto annualmente dalla Cassa Forense, letto e analizzato da Asla (Associazione Studi Legali Associati).

 
In Italia l’avvocatura produce un volume d’affari da quasi 13 miliardi di euro (12,961 miliardi di euro comprensivo di Iva dai numeri della cassa del 2016), un dato in crescita dello 0,5% rispetto all’anno precedente e più che triplicato negli ultimi venti anni: passato dai 4 miliardi di euro del 1996; ai 9,2 miliardi di euro del 2006 e ai 12,9 miliardi di euro del 2016. La Lombardia fa registrare il volume d’affari più alto a livello nazionale, 56.309 euro per le avvocate e 168.427 per gli avvocati, una media di 111.030 avvicinata esclusivamente da quella del Trentino Alto Adige (102.236 euro). Staccate, di molto, le altre regioni: 76.975 di euro per il Veneto, 73.942 per il Lazio, 72.246 per la Valle d’Aosta. Volume d’affari medio più basso per la Calabria con 22.671 euro. Con 67.382 euro la Lombardia è anche la prima regione in Italia per reddito medio annuo, reddito medio più basso, invece, per la Calabria con 17.587, la regione più densamente popolata di professionisti a livello nazionale. Con 39.028 euro, il Trentino Alto Adige è dove le avvocate guadagnano mediamente di più.
 
L’ordine più ricco d’Italia è quello di Milano con 83.901 euro medi annui, dato comunque in flessione rispetto all’anno precedente. Segue Roma con 55mila euro medi annui, poi Genova con 54mila e Bergamo con 50mila euro medi annui. Un avvocato in attività al Sud e nelle Isole guadagna circa 33 mila euro in meno rispetto a un professionista attivo al Nord, divario che diventa ancor più rilevante se si calcolano esclusivamente i redditi medi degli avvocati uomini: 30.933 euro annui per un avvocato attivo nel meridione, 59.291 per chi lavora al Centro e 78.673 per il Nord.
 
La Campania, con 34.330 avvocati, conta il maggior numero di professionisti sul territorio regionale, il 14,2% del computo nazionale; seguono la Lombardia (33.601) e il Lazio (33.371).  
Molto distanti tutte le altre regioni: in quarta posizione si piazza la Sicilia con il 9,5% (23.095), poi la Puglia con il 9% (21.693), Emilia Romagna (13.478), Calabria (13.310), Toscana (12.257) e Veneto (12.212). Fanalino di coda la Valle d’Aosta con 173 avvocati, solo lo 0,1% del totale, poi Molise (1580) e Trentino Alto Adige (1.874). 

In Italia cresce, anche se di poco, il volume d’affari medio dell’avvocatura che, dopo alcuni anni di recessione, torna in positivo dello 0,2%. La fascia d’età più redditizia rimane quella dei professionisti tra i 65 e i 69 anni; inusualmente in aumento il volume d’affari degli avvocati over 74 e della fascia under 30-39.
 
La distribuzione dei professionisti all’interno dello Stivale non risulta omogenea, è infatti molto variabile a livello territoriale: si passa da oltre sette avvocati ogni mille abitanti in Calabria ai 3,4 della Lombardia. Valle d’Aosta regione meno densamente popolata di professionisti con 1,4 avvocati ogni mille abitanti, seguono il Trentino Alto Adige (1,8 ogni mille abitanti), Friuli Venezia Giulia (2,1) e Piemonte (2,3). 5,9 professionisti ogni mille abitanti per la Campania; 5,7 per il Lazio e 5,4 per la Puglia. 


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